
Al centro del contenzioso tra i due Paesi, lo sbarco dei 234 migranti a bordo dell'”Ocean Viking”, la nave dell'ong “SOS Mediteranée”.
L'inflessibilità del governo di Meloni ha di fatto costretto la Francia a farsi carico della nave, nonostante la responsabilità fosse italiana. Le leggi del diritto internazionali infatti prevedono che in situazioni del genere lo sbarco avvenga nel primo “porto sicuro” d'attracco, che in questo caso era appunto l'Italia. La decisione di far sbarcare i migranti in Francia è stata presa in via del tutto eccezionale, secondo Gérald Darmanin, Ministro dell'Interno francese, e adesso si preannuncia un braccio di ferro tra la Francia di Màcron e l'esecutivo di Giorgia Meloni.
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Frattura nei rapporti tra Italia e Francia: il caso “Ocean Viking”
A poche ore dalla formazione del Governo, Giorgia Meloni aveva incontrato Emmanuel Màcron per consolidare i rapporti tra Italia e Francia, e dare continuità all'attività diplomatica già avviata durante l'esecutivo di Mario Draghi. Il caso dell'”Ocean Viking” rischia però di compromettere quanto di buono fatto finora, e aprire una crisi diplomatica che potrebbe arrivare in Commissione Europea. Come si apprende da “Il Post” infatti, il Ministro Darmanin ha annunciato che la Francia si tirerà fuori dal patto di ricollocamento dei migranti che era stato concordato la scorsa estate tra alcuni paesi membri dell’Unione Europea: l’accordo prevedeva che tra l’estate del 2022 e quella del 2023 alcuni paesi europei accogliessero volontariamente 8mila migranti arrivati in Europa; la Francia ne avrebbe dovuti accogliere 3.500.Un patto che però è stato giudicato ”insufficiente” dal Ministro dell'Interno Matteo Piatendosi, che considera la reazione francese ”totalmente incomprensibile”. Ma la Francia tira dritto, e il Ministro Darmanin ha confermato l'invio di 500 agenti di polizia al confine, per rafforzare i controlli alla frontiera e rispedire indietro i migranti che attraversano il confine tra i due Paesi via terra. Inoltre, la Francia ha annunciato una conferenza che avrà come tema il ricollocamento dei migranti nei Paesi europei. L'Italia, però, non è stata invitata a partecipare, segno evidente di un'incrinatura nei rapporti tra i due Paesi.