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Premi IgNobel 2021 tutti i vincitori

È finalmente tornato uno dei momenti più spassosi e curiosi dell’anno: i premi IgNobel. Questi premi altri non sono che dei riconoscimenti satirici assegnati annualmente a dieci ricercatori autori di ricerche "strane, divertenti, e perfino assurde", quel tipo di lavori improbabili che "prima fanno ridere e poi danno da pensare".

Lo scopo dichiarato del riconoscimento è "premiare l'insolito, l'immaginifico, e stimolare l'interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina, e alla tecnologia". Scopriamo quindi i vincitori di quest’anno.

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I premi IgNobel 2021: scopri tutti i vincitori

I vincitori degli IgNobel di quest’anno sono molto variegati; infatti, come precisa Wired, alcune ricerche sono recentissime, pubblicate appena pochi mesi fa, altre invece sono state ripescate da anni ormai lontani, dimostrando che si è sempre in tempo per vincere un IgNobel, come piace ricordare anche a Marc Abrahams, editor della rivista e mattatore dell’evento. Ma, senza ulteriore indugio, vi presentiamo i vincitori di questa edizione, divisi per ambito:

  • Biologia Susanne Schötz, autrice di diversi studi sul modo di comunicare felino e dell’interpretazione da parte umana e ricercatrice svedese, si aggiudica il premio di biologia . La motivazione ufficiale del riconoscimento abbastanza eloquente è “per avere analizzato variazioni nel modo di fare le fusa, cinguettare, chiacchierare, canticchiare, trillare, mormorare, miagolare, brontolare, squittire, sibilare, ululare, gemere, ringhiare e altri modi di comunicazione uomo-gatto”.
  • Ecologia Spagna e Iran si aggiudicano invece il premio per la sezione ecologia: come mai? La motivazione con cui Leila Satari, Alba Guillén, Àngela Vidal-Verdú, e Manuel Porcar hanno vinto è questa: “Per avere utilizzato le analisi genetiche per identificare le differenti specie di batteri che si trovano nei mucchi di gomme da masticare appiccicate ai marciapiedi di diversi paesi”. Infatti secondo i ricercatori, capire quali batteri ci siano all’inizio, e come si evolvano una volta che le gomme vengono sputate a terra, potrebbe essere utile in ambito forense o negli studi per il controllo delle malattie spiegano gli autori.
  • Chimica La chimica si sposta al cinema: il riconoscimento internazionale per Jörg Wicker, Nicolas Krauter, Bettina Derstroff, Christof Stönner, Efstratios Bourtsoukidis, Achim Edtbauer, Jochen Wulf, Thomas Klüpfel, Stefan Kramer e Jonathan Williams è infatti per avere “analizzato chimicamente l’aria all’interno delle sale cinematografiche, per capire se gli odori prodotti dal pubblico possono segnalare in maniera affidabile i livelli di violenza, contenuti sessuali espliciti, comportamento antisociale, uso di droghe e linguaggio volgare nel film proiettato”. Il principio dietro cui si basa l’intera ricerca, come sostenuto dagli stessi autori, è che le emozioni lascino segno anche a livello di sostanze volatili emesse dalle persone.
  • Economia Per la sezione di Economia quest’anno vince Pavlo Blavatskyy, per “aver scoperto che l’obesità dei politici di un paese può essere un buon indicatore della corruzione locale”. La ricerca ha infatti provato una correlazione infatti tra indice di massa corporea, stimato dalle foto di alcuni ministri di stati post-sovietici, e misure di corruzione, scrive Blavatskyy su Economic of Transition and Institutional Change.
  • Medicina Spostandoci poi in campo medico, quest'anno l'IgNobel è vinto da Olcay Cem Bulut, Dare Oladokun, Burkard Lippert, e Ralph Hohenberger che si sono chiesti se il sesso possa migliorare la funzione nasale. Le conclusioni dello studio parlano chiaro: “Un rapporto sessuale con climax può migliorare la respirazione nasale nella stessa misura dell’applicazione di un decongestionante nasale per un massimo di 60 minuti in pazienti con ostruzione nasale”.
  • Pace Ethan Beseris, Steven Naleway, e David Carrier si accaparrano il premio della sezione pace “per aver testato l’ipotesi che gli esseri umani abbiano iniziato a farsi crescere la barba per proteggersi dai pugni in faccia”. L’ipotesi di partenza? Un tratto così mascolino potrebbe aver giocato un ruolo nella competizione tra maschi, si legge nel paper oggetto del premio e le prove sperimentali, condotte su analoghi di ossa e peli, ma non umani, sostengono infatti l’ipotesi per cui sì, la barba potrebbe proteggere zone vulnerabili.
  • Fisica e cinetica Infine, quest’anno, il riconoscimento per la sezione fisica e cinetica, se lo aggiudica l'Italia, dividendolo con Giappone, Svizzera e Olanda. Tema centrale dei due premi i pedoni e le loro dinamiche. Le motivazioni ufficiali in un caso, quello per la fisica, sono queste: “Per aver condotto esperimenti per capire perché i pedoni non si scontrano costantemente con altri pedoni”. Premiati: Alessandro Corbetta, Jasper Meeusen, Chung-min Lee, Roberto Benzi e Federico Toschi.
    Nell’altro caso, per la cinetica, la motivazione è simmetrica e contraria. Hisashi Murakami, Claudio Feliciani, Yuta Nishiyama, e Katsuhiro Nishinari, vincono infatti peraver condotto esperimenti per capire perché i pedoni a volte si scontrano con altri pedoni”.

    Lucilla Tomassi

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