
Quest'ultimo è già diventato carta straccia visto che Azione ha rotto l'alleanza con il Partito Democratico e si è invece alleata con Italia Viva, il partito dell'ex Premier Matteo Renzi, dando vita al Terzo Polo. Il partito della Bonino è pero rimasto saldo alla sua alleanza con il Pd, andiamo a vedere quali sono i punti principali del suo programma.
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I punti del programma di +Europa: dalla politica estera al fisco sostenibile
Sono ben 9 i punti del programma di +Europa "Una generazione avanti" che, innanzitutto si focalizzano intorno ai due punti fermi della politica estera del partito: l'europeismo e l'atlantismo. L'obiettivo principale è la realizzazione degli "Stati Uniti d’Europa" e, per realizzarlo, si propone: di attribuire al Parlamento europeo il potere di iniziativa legislativa, una legge elettorale uniforme per le elezioni europee con le liste transnazionali, l'elezione diretta del presidente della commissione europea, l'eliminazione del voto all’unanimità in seno al Consiglio Europeo con la riforma dei trattati, l'attribuzione all’Ue della gestione delle pandemie, il debito comune per affrontare le emergenze sanitarie, economiche e ambientale e la realizzazione di un sistema di difesa e sicurezza comune europea.Per quanto riguarda il fisco invece si parla di una riduzione graduale in 5 anni dell’acconto annuale Iva e di una "No tax area" per tutti i lavoratori fino a 10mila euro. A questi provvedimenti si affiancano anche una riduzione dell’acconto Irpef, Irap e Ires dal 100% all’80% e una tassazione ambientale incentivante per le aziende che riducono la CO2 e le altre sostanze inquinanti. Infine si prevede anche un accordo preventivo con il fisco per la determinazione del reddito tassabile e dei pagamenti da eseguire in corso d’anno per le imprese individuali.
I punti del programma di +Europa: dalla formazione al lavoro
Per quanto riguarda il campo della formazione, dell'università e della ricerca +Europa vorrebbe aumentare dell’1% del Pil in 5 anni la spesa per l’istruzione, aumentate gli investimenti nell'università e nelle istituzioni pubbliche fino al raggiungimento dell’1,5% del Pil rispetto allo 0,5% di oggi. Si prevede anche di portare la scuola dell’obbligo a 18 anni, l'introduzione di percorsi di educazione finanziaria nelle scuole, la sperimentazione di percorsi di scuola secondaria con alcune materie a scelta dello studente e il sostegno alla residenzialità degli studenti fuorisede. A queste misure si affianca anche l'obiettivo di favorire l’iscrizione delle studentesse ai corsi STEM e l'abolizione dell’IVA sui prodotti e le attrezzature per la ricerca biomedica senza finalità di lucro.In campo lavorativo invece si parla della decontribuzione per i giovani neoassunti fino ai 35 anni, dell'introduzione del salario minimo mobile e del "Buono Lavoro quale strumento di disciplina e regolazione dei lavori estemporanei". Si prevede anche la realizzazione di un unico regime di ammortizzatori sociali che riguardi tutti i lavoratori, della riforma del reddito di cittadinanza e della previdenza integrativa a favore dei giovani neoassunti fino a 35 anni
I punti del programma di +Europa: dai diritti all'ambiente
Un punto molto importante del programma del partito di Emma Bonino sono sicuramente i diritti, si parla di: Ius Scholae, legalizzazione dell’eutanasia, legalizzazione della cannabis, diritto all’aborto garantito da almeno una presenza minima di medici non obiettori di coscienza in tutti i presidi ospedalieri, l'introduzione del matrimonio egualitario, l'estensione dell’adozione alle coppie, sposate o meno anche dello stesso sesso e alle persone single, il riconoscimento alla nascita dei figli del partner per le coppie dello stesso sesso e la regolamentare la cosiddetta “carriera alias” a livello nazionale nelle università e nelle pubbliche amministrazioni.Nella lunga lista s parla anche della regolamentazione del lavoro sessuale, di riformare la legge in materia di Procreazione Medicalmente Assistita, della riduzione al 4% (attualmente al 10%) dell’Iva sugli assorbenti e anche dell'istituzione di una commissione nazionale indipendente sui diritti umani. In termini di immigrazione, invece, si parla di realizzare canali legali di ingresso per cittadini extracomunitari consentendo la regolarizzazione dei lavoratori stranieri già presenti in Italia e di porre fine al memorandum d’intesa sulla migrazione siglato tra il governo italiano e quello libico.
In termini ambientali, rispondendo alle emergenze che il nostro Paese si trova ad affrontare, si vuole fissare un tetto massimo del prezzo del gas a livello europeo al fine di contrastare l’aumento del costo dell’energia, sviluppare una politica energetica europea allineata con quella climatica e ridurre la burocrazia per le fonti rinnovabili. A questi interventi si accompagna anche il rafforzamento della ricerca e della cooperazione scientifica sull’energia nucleare, la realizzazione di un deposito nazionale per tutti i rifiuti radioattivi, la realizzazione di impianti di rigassificazione e di un termovalorizzatore per il Comune di Roma.
I punti del programma di +Europa: dall'incentivo alla partecipazione alla crescita economica
Per incentivare la partecipazione pubblica, +Europa si propone anche di riformare la normativa in materia di Proposte di Legge di Iniziativa Popolare e dei Referendum inserendo la possibilità di sottoscriverli online attraverso una piattaforma pubblica e gratuita. Poi si parla anche di estendere l’uso della firma digitale anche al fine di sottoscrivere le liste elettorali da presentare alle elezione e di garantire il diritto di voto anche ai lavoratori e agli studenti fuori sede.Per incentivare la crescita economica, invece, si vogliono ridurre le partecipazione pubbliche, revisionare i beni in concessione, diffondere le reti del 5G, liberalizzare il mercato ferroviario regionale, aumentare le licenze dei taxi, liberalizzare i saldi, il mercato dei diritti d’autore superando il monopolio della Siae e vendere la compagnia statale ITA Airways.
Paolo Di Falco