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green pass a lavoro chi controlla e come
fonte foto: via Facebook

Da venerdì scatta l'obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori, pubblici e privati, già annunciato da qualche mese. Cerchiamo di fare chiarezza sulle modalità previste dal nuovo Dpcm e sugli strumenti a disposizione delle aziende.

Secondo le nuove disposizioni, in vigore dal 15 ottobre, ogni azienda potrà organizzare i controlli in piena autonomia, nel rispetto delle normative sulla privacy e delle linee guida emanate con il DPCM del 12 ottobre 2021. Le modalità per le verifiche verranno definite dai datori di lavoro stessi, i quali dovranno assicurarsi che i controlli avvengano nel momento di accesso al luogo di lavoro e individuare, preventivamente, i soggetti incaricati dell'accertamento. E' importante che vengano utilizzate modalità funzionali e che quindi non determinino ritardi o code all'ingresso, e più in generale disagi nell'attività lavorativa.

Controlli anche dopo l'ingresso, purché in fascia mattutina

Nelle pubbliche amministrazioni, qualora l’accertamento non avvenga al momento dell’accesso al luogo di lavoro, esso dovrà comunque avvenire su base giornaliera, e prima delle ore 12. Il controllo potrà essere generalizzato o a campione, purché garantisca un accertamento su almeno il 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione che assicuri, nel tempo, la verifica su tutto il personale dipendente.

Gli strumenti di verifica in dotazione alle aziende

Oltre all’app “VerificaC19”, saranno rese disponibili per i datori di lavoro, pubblici e privati, specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. Tali verifiche potranno avvenire attraverso:
  • l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del Green Pass nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;
  • per i soli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell'economia e delle finanze, l’interazione, e lo scambio di informazioni, tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC (fruibile dallo scorso giugno);
  • per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l’interazione tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC; mentre per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, è prevista l'interazione tra i sistemi informativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC.