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Quasi tutt'Italia in zona arancione e divieto di spostarsi tra regioni fino al 15 febbraio, con la Lombardia, Sicilia e Bolzano che da domenica saranno essere zona rossa. è la stretta anti-Covid che potrebbe entrare presto in vigore.

Vediamo cosa accadrà dal 17 gennaio.

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L'Italia divisa in tre zone

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza che prevede una nuova suddivisione su fasce delle Regioni italiane. In zona rossa ci saranno la provincia di Bolzano, la Lombardia e la Sicilia. A passare in zona arancione con la nuova ordinanza sono: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta. In zona gialla Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e la provincia autonoma di Trento. Mentre restano in zona arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

Zona Bianca, Bianca, Arancione e Rossa: cosa cambia

  • ZONA BIANCA Rt inferiore a 1 - tre settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso
  • Le uniche restrizioni sono il distanziamento e l'uso della mascherina. Per nessuna delle Regioni è ipotizzabile una zona bianca nel breve periodo.

  • ZONA GIALLA Rt sotto a 1
  • Nelle Regioni in fascia gialla non ci sono limiti di spostamento, ma dalle 22 alle 5 c'è il coprifuoco. Vietato superare i confini regionali (anche se si vuole raggiungere un altro territorio 'giallo'), se non per comprovate esigenze. Riaprono i musei, dal lunedì al venerdì, ma - come su tutto il territorio nazionale - restano chiusi cinema, palestre, piscine, teatri, impianti sciistici. Bar e ristoranti chiudono alle 18. Dopo quest'ora è consentito solo l'asporto ma non per i bar. Consentite le visite a parenti o amici ma solo in due (oltre ai minori di 14 anni) e una sola volta al giorno.

  • ZONA ARANCIONE Rt 1 o con un livello di rischio 'alto' o con un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato
  • Vietati gli spostamenti fuori dal proprio comune, tranne che per comprovate esigenze lavorative. All'interno del proprio comune ci si può spostare liberamente anche senza l'autocertificazione. Ci si può però spostare in un altro comune se il proprio ha meno di 5000 abitanti. Lo spostamento può avvenire entro i 30 chilometri ma mai in un capoluogo di provincia. Divieto di spostamento durante il coprifuoco in vigore dalla 22.00 alle 5.00, in questo periodo ci si può spostare solo per comprovate esigenze (lavoro, salute necessità). Chiusi bar e ristoranti. Aperti negozi, parrucchieri e centri estetici. In fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori dal proprio comune. L'unica deroga riguarda motivi di urgenza, legati alla riparazione di un guasto, ad esempio. Consentite le visite a parenti o amici ma solo in due (oltre ai minori di 14 anni) e una sola volta al giorno.

  • ZONA ROSSA Rt a 1,25
  • Vietato uscire di casa tranne che per comprovate necessità: recarsi al lavoro, fare la spesa, una visita medica, con autocertificazione. Negozi, bar e ristoranti sono chiusi. Restano aperti solo i supermercati, le farmacie, le tabaccherie e le edicole. Consentite le visite a parenti o amici ma solo in due (oltre ai minori di 14 anni) e una sola volta al giorno.

    Cosa accade per la scuola

    Le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

    Nelle aree caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”, cosiddette zone rosse, restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza.

    Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali.

    Si dovrebbe rientrare il 18 gennaio in Lazio, Molise, Piemonte e Puglia. Rimandato il ritorno in classe delle scuole superiori in Lombardia. In Liguria si torna il 25. Per quanto riguarda invece Campania, Emilia Romagna e Umbria il rientro in classe è previsto per il 25 gennaio. Dureranno invece fino all’1 febbraio, invece, le lezioni a distanza in Friuli Venezia Giulia, Marche, Sardegna, Veneto, Calabria, Sicilia e Basilicata. In quattro regioni, invece – Valle d’Aosta, Toscana, Abruzzo e Trentino Alto Adige – le superiori sono già tornate in classe.

    Nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. È possibile lo svolgimento in presenza delle prove concorsuali selettive, con un numero di candidati non superiore a 30 per ciascuna sessione o sede di prova. Saranno quindi ricalendarizzate le prove del concorso straordinario per la secondaria di I e II grado interrotte a novembre e si darà avvio gradualmente allo svolgimento delle prove delle altre procedure concorsuali.Restano sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO). Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi a distanza.