
Il 30 e il 31 ottobre in una Roma blindatissima si terrà il G20, ovvero il forum dei capi di Stato e di governo dei paesi più industrializzati del mondo, sotto la presidenza italiana. L'obiettivo a cui punta il premier Mario Draghi è quello di raggiungere con i grandi della terra un pre-accordo sul clima da portare alla COP 26 cioè la conferenza della Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre.
Ma, cos'è e perché è nato il G20? Quali sono le maggiori tematiche che verranno discusse dai capi di Stato a Roma?
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Cos'è il G20?
Il gruppo dei 20 è nato nel 1999 e inizialmente era un vertice a cui prendevo parte i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali che concordavano la politica economica internazionale da seguire. In un primo momento questo appuntamento non rivestiva molta importanza ma tutto cambia con la grande recessione del 2007-2008 responsabile del rilancio di questo strumento come vertice dei capi di Stato e di governo.Nel 2009 infatti a Pittsburgh, negli Usa, si decide di rendere il G20 un evento regolare e così questo summit viene considerato una sorta di erede del G7 in quanto l'allargamento ai 20 partecipanti attuali è dovuto alla globalizzazione economica che, anno dopo anno, ha incentivato lo sviluppo di alcuni Paesi che hanno assunto un ruolo di primaria importanza. Dal 2011 i vertici sono diventati annuali e vengono organizzati nei paesi che detengono la presidenza: dal 1° dicembre 2020 è l'Italia a detenere la presidenza e proprio per questo il G20 si svolgerà a Roma.
Quali Paesi partecipano al G20?
I paesi membri del G20 sono:l'Arabia Saudita, l'Argentina, l'Australia, il Brasile, il Canada, la Cina, la Corea del Sud, la Francia, la Germania, il Giappone, l'India, l'Indonesia, l'Italia, il Messico, il Regno Unito, la Russia, gli Stati Uniti, il Sud Africa, la Turchia e l'Unione Europea.A questi Paesi si aggiunge anche la Spagna che viene considerata come "invitato permanente del G20". Oltre all'intervento di numerose organizzazioni internazionali e regionali, annualmente la presidenza di turno invita alcuni Paesi che partecipano in qualità di ospiti.
Quali tematiche verranno affrontate a Roma?
Le tematiche su cui, prevalentemente, sarà orientata la discussione dei capi di Stato sono rappresentante rispettivamente da 3 P:People, Planet e Prosperity. La prima tematica è sostanzialmente dominata dalla sfida pandemico-sanitaria e comprende anche le questioni cruciali del welfare, della coesione sociale e delle migrazioni.Per Planet invece si intendono l’insieme dei temi climatici e ambientali; per Prosperity si cerca di porre l'attenzione sugli aspetti economici della cooperazione mondiale con particolare riguardo ai problemi finanziari dei Paesi più poveri, la cooperazione per uno sviluppo inclusivo, la regolazione internazionale del commercio e della tassazione, la transizione digitale e le infrastrutture globali.
Il banco di prova sul clima
Questo vertice inoltre sarà anche un vero e propri banco di prova per la questione climatica considerando che i Paesi del G20 sono responsabili del 75% delle emissioni globali di gas serra. Purtroppo però non sarà sicuramente facile arrivare ad un accordo e sono davvero molti i segnali negativi. Basti pensare che il presidente cinese Xi Jinping si collegherà da remotocosì come il presidente russo Vladimir Putin.Un ostacolo in più anche perché Cina, Russia e Brasile hanno già annunciato che non saranno presenti alla COP 26e invece molti altri Paesi, come il Giappone, non hanno ancora dato la conferma definitiva. Il ministro britannico e presidente della COP 26 Alok Sharma spera che "Xi Jinping venga a Glasgow” e lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato che: "La crisi climatica può essere affrontata solo se tutti Paesi del G20 decidono di agire in modo simultaneo, coordinato e coraggioso”.
Paolo Di Falco