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Negli ultimi due anni la pandemia ha sconvolto la nostra quotidianità, il nostro stile di vita e di interazione. Non solo Covid: la salute mentale ha subito forti ripercussioni e le forme gravi di depressione, ansia e psicosi hanno avuto un incremento netto nella popolazione italiana generale, raggiungendo numeri quintuplicati rispetto al periodo pre-pandemia.

Una realtà allarmante contro cui è necessario trovare una soluzione immediata.

A questo proposito, per andare incontro alle esigenze dei più giovani - coloro che hanno risentito in maggior parte della situazione vissuta a livello nazionale - era stata presentata in Parlamento una misura necessaria, da inserire all'interno della Legge di Bilancio 2022: il Bonus psicologo (o Bonus salute mentale). Un aiuto economico successivamente scomparso dal documento finanziario. Scopriamo di cosa si tratta e quali proposte sono state messe in atto per riuscire a portare avanti l'incentivo.

Bonus salute mentale: cos'è, a chi si rivolge e perché è stato escluso dalla Legge di Bilancio

Un incentivo e un aiuto concreto volto a incoraggiare la popolazione, affidandosi a professionisti del settore per ritrovare quella serenità andata persa nel corso degli ultimi due anni. Un supporto a cui avevano risposto in modo concorde tutte le forze politiche. Ma, al momento della votazione finale della Legge di Bilancio 2022, il Bonus psicologo è stato cassato: nessun finanziamento in aiuto a chi soffre condizioni di disagio mentale e psicologico.

La misura prevedeva uno stanziamento di 50 milioni di euro per aiutare economicamente le persone che avrebbero deciso di rivolgersi a uno psicologo, psicanalista, psicoterapeuta. Un supporto che poteva incoraggiare i più giovani a prendersi cura della propria condizione mentale.

Apparentemente tutte le forze politiche si erano dette d'accordo e avevano pubblicamente appoggiato l'idea del Bonus psicologo. Ma, al momento del voto finale, in Legge di Bilancio sono stati ammessi altre tipologie di Bonus, come quello per il monopattino, per l'acquisto di rubinetti o Tv.

La petizione online per l'approvazione del Bonus supera le 200 mila firma

Dopo il No al Bonus psicologo da parte della Camera, online si sono susseguite una serie di critiche e dichiarazione di sgomento. In particolare, su Change.org è partita contestualmente una petizione online, lanciata dal giornalista Francesco Maesano, che chiede al Governo di prendere nuovamente in considerazione la proposta e di inserirla nel primo provvedimento utile per andare incontro a un'esigenza immediata e pressante nel nostro Paese.

"La proposta prevede due bonus: uno iniziale da 150 euro una tantum slegato dal’Isee. E uno più consistente e progressivo: 1.600 euro annui per Isee da 0 a 1.5000, 800 euro annui per Isee da 15.000 a 50.000 e 400 euro annui per Isee da 50.000 a 90.000". In pochissimo tempo la petizione ha raggiunto oltre 200 mila firme.

La Regione Lazio decide di stanziare un fondo per la salute mentale

Le azioni concrete in supporto al Bonus psicologo arrivano in prima battuta dalla regione Lazio. Ad annunciare la volontà di istituire un fondo dedicato alla cura della salute mentale è il presidente Nicola Zingaretti. Dalla propria pagina Facebook, l'ex segretario del PD ha comunicato che a breve sarà possibile ottenere un aiuto economico per la prevenzione del disagio psicologico, rivolto soprattutto ai più giovani e alle fasce più fragili della popolazione.

"Vogliamo rispondere a una situazione di grande criticità e alle tante sollecitazioni del mondo scientifico, alle richieste di aiuto e alle mobilitazioni e petizioni sul #bonuspsicologico che ha coinvolto migliaia di persone e che segnalano un problema reale e da affrontare" - ha spiegato Zingaretti.

Il fondo della regione Lazio si concretizzerà nello stanziamento di 2,5 milioni di euro "per garantire l’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico, attraverso voucher da utilizzare presso strutture pubbliche del Lazio, coinvolgendo la rete degli psicologi e degli psichiatri".