
Lucrezia ha 21 anni, un’energia contagiosa e una passione che l’accompagna fin da bambina: la customizzazione delle moto.
In un settore ancora fortemente associato al mondo maschile, lei ha perciò deciso lo stesso di imboccare quella strada poco battuta dalle ragazze, ribaltando luoghi comuni e dimostrando che le etichette sui mestieri non hanno più senso.
Intervistata da 'Carrozzeria.it', ha raccontato come ha maturato la sua scelta, che per lei rappresenta molto più di un lavoro: “Ho capito che ero al mio posto”, ha detto, con una consapevolezza rara e potente.
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Com'è essere una ragazza in un settore maschile
Trovarsi circondata quasi esclusivamente da uomini non l’ha scoraggiata. “Sì, ero l’unica ragazza in mezzo a molti ragazzi, ma non mi ha mai spaventata. Ero concentrata sullo studio e volevo imparare il più possibile”.
E la passione e l'impegno, effettivamente, l’hanno portata lontano: ha ottenuto borse di studio e ha frequentato corsi tecnici avanzati, dal patentino F-Gas ai programmi ADAS e PES-PAV-PEI dedicati ai veicoli elettrificati. Competenze sempre più richieste nel mondo dell’autoriparazione.
L'imprevisto che le ha cambiato la vita
Il percorso di Lucrezia non è iniziato, però, in officina. “In realtà non ho iniziato subito dalla carrozzeria. Dopo le medie avevo scelto il liceo artistico e ho frequentato il primo anno. Mi piaceva, ma non sentivo che fosse davvero il mio posto”.
Così ha deciso di seguire il suo istinto e di cambiare direzione, iscrivendosi all’ENAIP (Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale) di Lecco. Avrebbe voluto studiare meccatronica, ma essendo il corso al completo è stata assegnata temporaneamente alla carrozzeria.
Un imprevisto che le ha cambiato la vita: “Poi… non sono più andata via. Ho scoperto un mondo che mi ha coinvolta totalmente”. Ha concluso l’intero percorso formativo e ha aggiunto anche il quinto anno per ottenere il diploma, inseguendo un traguardo che considerava fondamentale.
Il sostegno e le perplessità della famiglia
Tra incoraggiamenti e timori, la sua famiglia ha svolto un ruolo importante nel percorso. “Mio papà è sempre stato orgoglioso e mi ha sostenuta da subito. Mia mamma era un po’ preoccupata per i pregiudizi verso le donne in un settore così maschile”.
La paura principale era che, a diploma ottenuto, Lucrezia potesse trovare ostacoli. La realtà, però, si è rivelata ben diversa: “Invece… tutto il contrario. Ora è felice per me”.
L’arrivo in carrozzeria
Lo stage svolto grazie all’ENAIP l’ha portata in una carrozzeria, dove ha trovato un ambiente che l'ha fatta sentire a casa: “Mi sono sentita subito accolta, sia dal punto di vista umano che professionale. I titolari sono molto competenti e mi coinvolgono realmente nel lavoro”, racconta.
Mansioni e prime specializzazioni
In officina, oggi, Lucrezia si muove tra diverse attività: “Attualmente mi occupo un po’ di tutto: smontaggio, montaggio, preparazione e finitura”. Tra le fasi che preferisce c’è la lucidatura, passione approfondita dopo aver vinto un corso alla Rupes: “Si è aperto un mondo”. Ma sta iniziando anche a cimentarsi nella verniciatura, con un obiettivo chiaro: acquisire quante più competenze possibili.
Uno sguardo al futuro
A Lucrezia, intato, la strada sembra già ben tracciata: “Il mio futuro è sicuramente in carrozzeria, nel mondo dell’autoriparazione”.
Accanto a questo sogno, però, ne cresce un altro: diventare una detailer professionista. Un settore che la attrae e che la fa sentire, ancora una volta, nel posto giusto.