
“Forse un giorno, neppur troppo lontano, avremo un santo, regolarmente canonizzato, come patrono di internet e protettore di tutti i cybernauti”. Inizia così la scheda di presentazione di Carlo Acutis, adolescente da sempre vicino alla fede che è morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante.
Il giovane ragazzo ha interamente dedicato i suoi pochi anni di vita all'“autostrada per il Cielo” aiutando gli ultimi e avvicinandosi sempre di più al mondo della fede. Dopo un processo di beatificazione durato 5 anni, Carlo sarà proclamato Beato il prossimo 10 ottobre. Ecco la sua storia.
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Carlo Acutis: la storia del giovane che diventerà beato
Nato a Londra il 3 maggio 1991 da esponenti dell’alta borghesia torinese Carlo Acutis si è trasferito a Milano a settembre dello stesso anno, dove ha condotto la sua intera vita. Nella città lombarda ha frequentato la scuola primaria e secondaria presso le suore Marcelline e ha iniziato il liceo classico presso i Gesuiti dell’Istituto Leone XIII. Quando la scuola era nella parrocchia della chiesa di Santa Maria Segreta per partecipare alla messa e per recitare il rosario. Durante i pochi anni della sua esistenza ha vissuto in ogni sfaccettatura il mondo della fede, tanto da ricevere a soli sette anni la Prima Comunione. Oltre a dedicare il suo tempo agli affetti familiari, all’amicizia e agli ultimi, Carlo aveva un talento per l’informatica: fin da piccolo utilizzava la tecnologia per testimoniare la sua fede creando siti web. Dopo una collaborazione con l’Istituto San Clemente I Papa e Martire, ha organizzato una mostra sui miracoli eucaristici e il successo è stato immediato. Tale mostra, infatti, è stata ospitata in tutti e cinque i continenti. Solo negli Stati Uniti d’America fu richiesta da 10.000 parrocchie. Il giovane è venuto a mancare il 12 ottobre 2016 dopo essersi ammalato improvvisamente di leucemia fulminante.
Carlo Acutis, il processo di beatificazione e il miracolo
Monsignor Ennio Apeciti, responsabile dell'Ufficio delle cause dei santi dell'Arcidiocesi di Milano, ha raccontato: “La sua fama di santità è esplosa a livello mondiale, in modo misterioso come se Qualcuno volesse farlo conoscere. Attorno alla sua vita è successo qualcosa di grande, di fronte a cui mi inchino”. Come in tutti i processi di beatificazione, si è dovuto aspettare almeno cinque anni dalla sua morte e si è dovuto rintracciare un miracolo fatto dal ragazzo. Il miracolo c’è: un bambino sudamericano con una malformazione al pancreas dopo una preghiera fatta dal suo sacerdote di fronte ad una reliquia di Carlo Acutis sarebbe guarito inspiegabilmente. Come riportato su Fanpage.it, inoltre, la via verso la beatificazione parte dalla fama di santità. La Congregazione delle Cause dei Santi ha infatti detto: “Tutto parte dall'acclamazione popolare. Sarà poi un'unica persona, quello che viene chiamato postulatore, a chiedere ufficialmente l'apertura del processo alla diocesi in cui è fissato il futuro beato. Non solo, raccoglie documenti e testimonianze che possano aiutare a ricostruire la vita e la santità del soggetto. Prima delle verifiche sul miracolo però devono essere riconosciute virtù eroiche, in poche parole i futuri beati devono essere testimoni della fede". Per questo il giovane è soprannominato dalla madre "l'influencer di Dio" o il "beato di internet" per l’uso che faceva delle nuove tecnologie.Paolo Ferrara