
Era la prima volta che l’agenzia governativa spaziale americana tentava un’impresa simile. La capsula contiene al suo interno un campione dell’asteroide Bennu, 250 grammi di polveri che possono aiutarci a tornare, metaforicamente, indietro nel tempo.
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Un atterraggio spettacolare
Un atterraggio spettacolare, quasi da film. L’arrivo della capsula è stato al centro della diretta streaming sul canale YouTube della Nasa. Durante l’accelerazione, il cui picco ha raggiunto i 44.500 km/h, l’oggetto è stato avvolto dalle fiamme. Poi è stato il momento della decelerazione, avvenuta tramite l’azione del paracadute. Insomma, si è trattato di un successo: un atterraggio da manuale, avvenuto alle ore 15:53 italiane nel deserto dello Utah.
Una missione importante: verso l’origine della vita
OSIRIS-Rex, questo il nome della missione partita l’8 settembre 2016 con l’obiettivo di giungere sull’asteroide Bennu per estrarre un campione e riportarlo sulla Terra. Ma facciamo un passo indietro: perché è stato designato proprio questo corpo celeste? L’asteroide Bennu (più precisamente catalogato come 101955 Bennu), distante 32.000 chilometri dalla Terra, presenta un diametro medio di 490 metri e, soprattutto, è un asteroide con una struttura ad alta concentrazione di carbonio. Tant’è che, su Bennu, sono state rilevate anche diverse tracce di acqua, l’elemento fondamentale per la vita.I nomi protagonisti della missione derivano dalla mitologia egizia. Prima di tutto Osiris, dio della fertilità, dell’agricoltura, dell’oltretomba e della risurrezione. E poi Bennu, l’uccello divino consacrato al dio del sole Ra, anche questo legato alla resurrezione. Insomma, il ritorno alla vita è la linea di coerenza lungo la quale si sviluppa tutta la missione spaziale.
L’obiettivo fissato alla partenza è stato raggiunto. Infatti, come già detto, all’interno della capsula tornata sulla Terra, c’è un campione dell'asteroide Bennu. Il che sembra decisamente rilevante dal punto di vista della scienza. Secondo la Nasa, infatti, il frammento alieno consentirà ai ricercatori di andare sempre più a fondo sulle dinamiche che hanno portato alla costituzione del nostro sistema solare. In più, la speranza è anche quella di comprendere come sia iniziata la vita sulla Terra. Una questione fondamentale, su cui l'essere umano si interroga fin dall'alba dei tempi, mettendo in campo tutto il suo sapere.