
Oggi,
25 aprile, è il giorno in cui l'Italia festeggia la
Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. La festività fa riferimento a questa data, considerata la fine della seconda guerra mondiale in Italia e - come indica il nome - la
fine della dittatura fascista e dell'occupazione nazista del nostro Paese.
Il 25 aprile viene presa in considerazione come data simbolo: infatti, l’occupazione tedesca e fascista in Italia non ebbe fine in un solo giorno. Il 25 aprile si ricorda perché in quella giornata ebbe inizio la ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che il popolo si era ribellato e i partigiani avevano organizzato un piano per riprendere le città.
Frasi e aforismi in occasione del 25 Aprile
La decisione di scegliere il 25 aprile come Festa della Liberazione avvenne nel 1946, tramite un decreto stabilito dal governo italiano guidato da Alcide De Gasperi. Il 25 aprile è una ricorrenza importante in quanto
si commemorano anche i partigiani che hanno combattuto per la democrazia e la nostra libertà, oltre che fungere da monito per ricordare a noi tutti i valori democratici, affinché certi tragici eventi storici non si ripetano mai più. Qui di seguito una selezione delle più
belle e significative frasi per il 25 Aprile sulla Liberazione, sulla Resistenza e sulla Libertà per celebrare al meglio questa giornata!
"La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva".
(Sergio Mattarella)
"Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà."
(Norberto Bobbio)
"Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti".
(Antonio Gramsci)
"L’indifferenza porta alla violenza, perché l’indifferenza è già violenza".
(Liliana Segre)
"Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà… l’onestà… l’onestà. […] E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo. Se c’è qualcuno che dà scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!"
(Sandro Pertini)
"Il carattere che distingue la Resistenza da tutte le altre guerre, anche da quelle fatte da volontari, anche dall’epoca garibaldina, è stato quello di essere più che un movimento militare, un movimento civile".
(Piero Calamandrei)
"C’è una campagna di denigrazione della Resistenza: diretta dall’alto, coltivata dal cortigiano. Il loro gioco preferito è quello dei morti, l’uso dei morti: abolire la festa del 25 aprile e sostituirla con una che metta sullo stesso piano partigiani e combattenti di Salò".
(Giorgio Bocca)
"La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua".
(Sandro Pertini)
"Il 25 aprile è questo: tenere accesa la speranza, per un mondo più giusto e più uguale".
(Gino Strada)
"Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buonafede, più idealista, c’erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l’Olocausto; dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c’era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta, se non proprio giusta in senso assoluto, che di queste non ce ne sono".
(Italo Calvino)
"Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere".
(Bertolt Brecht)
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.” (Piero Calamandrei)
"…e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà…"
(tratto da ‘Bella ciao’, canzone popolare partigiana)
Marika Ruffini