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La fuga dal circo e la cattura del leone Kimba a Ladispoli Per ben 7 ore il leone Kimba se ne è andato a spasso per Ladispoli, comune della città metropolitana di Roma. I residenti, allertati dopo l’avvistamento surreale, sono rimasti chiusi in casa per la paura.

Fonte foto: Ansa

È successo nella serata di sabato. Il felino è stato infine catturato e riportato in gabbia, ma non senza qualche difficoltà. Alla paura, ora, è seguita l’indignazione, anche e soprattutto da parte degli animalisti.

La fuga di Kimba, cosa è successo: le ipotesi

Per ore a zonzo per la cittadina. Kimba, che fa parte del Rony Roller Circus, è stato il protagonista di una serata decisamente fuori dal comune che si è conclusa con una vera e propria caccia all’animale. Come fa sapere ‘La Repubblica’, il leone in realtà non ha fatto tanta strada: prima ha passato del tempo dietro al tendone, in un canneto. Poi è passato alla zona del torrente Sanguinara. Ma come ha fatto a scappare?

A quanto pare, Kimba era rinchiuso insieme a delle tigri. I circensi sospettano che i colpevoli possano essere “tre uomini”, i quali avrebbero a lungo armeggiato con la gabbia. Ma all’ipotesi del sabotaggio se ne affianca un’altra, quella cioè della gabbia semplicemente chiusa male, o forse difettosa e non a norma. Da qui è infatti partita la Procura di Civitavecchia, che ora sta cercando di dirimere il caso facendo chiarezza.

La caccia al leone

Fatto sta che il leone è fuggito e, per l’intera serata di sabato, si è aggirato un po’ spaesato per le strade della cittadina. Alcuni video dei residenti hanno infatti immortalato il grosso animale che a passo felpato gironzolava indisturbato sotto le luci dei lampioni. Una fuga che ha causato subito un grosso scompiglio tra la popolazione locale. Non uscite, è scappato un leone, ha avvertito il sindaco, come fa sapere ‘La Repubblica’. “Prestare la massima attenzione ed evitare gli spostamenti fino a nuova comunicazione”.

La caccia è partita immediatamente, non appena diramata la notizia, ma non è stata semplice come poteva prospettarsi. I primi colpi di sedativo non sono andati a segno, o non hanno avuto l’effetto sperato. Elicotteri, auto e squadroni a piedi hanno seguito gli spostamenti del felino. Ad aggiungersi alla caccia, anche i Carabinieri e tre veterinari di Ladispoli, con tanto di fucili carichi di sedativo. La svolta è arrivata soltanto alle 21:00, quando un colpo ha raggiunto Kimba, costringendolo infine a fermarsi. Quando il leone mi ha visto, mi ha ruggito mi faccia, ha detto Raffaele Bisegna, l'uomo che ha sparato il colpo che ha narcotizzato Kimba, riporta ‘Open’. “Quel ruggito mi ha fatto rizzare i capelli. Ho colpito il leone in movimento, mentre provava a fuggire. È stato lo sparo più difficile della mia vita. Anzi, il colpo della vita”.

Il leone, dopo essersi rifugiato in un canneto, è stato quindi catturato con una rete e, verso le 22:00, è stato riportato in gabbia, accanto alle sue tigri coinquiline.

Il sindaco di Ladispoli: “Purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città”

Naturalmente la vicenda ha sollevato un gran polverone di critiche, molte delle quali rivolte al mondo circense. Questo è quello che ha scritto il sindaco Grando sui social, come fa sapere ‘Ansa’: “Per quelli che cominceranno a chiedere: perché ancora fate venire a Ladispoli il circo con gli animali? Perché il sindaco ha autorizzato il circo? La risposta è che io non ho autorizzato nulla, non spetta a me farlo, e che purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città. Ha spiegato il primo cittadino: “Nel 2017 ci abbiamo provato ma abbiamo perso il ricorso al TAR e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente”. In conclusione: Spero che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi.