
“Fatta la legge, trovato l’inganno”, si diceva un tempo. Un proverbio ancora valido nel 2016. Ce lo conferma il bonus cultura per i 18enni. Perché, se a poche ore dal via ufficiale è già febbre da voucher, non sempre questa va nella direzione sperata da chi ha sponsorizzato l’operazione 500€.
In questi primi giorni di vita del bonus, infatti, i neo-maggiorenni stanno dando vita ad una vera e propria caccia all’errore, alla spasmodica ricerca delle falle del sistema. Per carità, la maggior parte di quelli che hanno beneficiato della somma stanno effettivamente spendendola in prodotti culturali (anche se per ora sono costretti a comprare quasi solo libri, in attesa che nuovi esercenti aderiscano all’iniziativa). Però ci sono pure molti furbetti che stanno passando in rassegna i siti di e-commerce per trovare articoli non proprio ‘culturali’ acquistabili con il bonus. C’è perfino qualcuno che sta tentando di hackerare i codici voucher o di riciclare quelli già utilizzati. Per verificarlo basta farsi un giro su forum, community e social network, come nel caso della pagina Facebook “18App-Bonus cultura500€ 18enni”. Ne abbiamo parlato nella trasmissione Buongiorno Dr.Feelgood su Virgin Radio.
I mille volti del bonus cultura
Così, ad esempio, scopriamo che su Amazon è possibile comprare astucci, set da disegno, quaderni fashion. E ancora: borsellini, agende, calendari, persino borse e zaini.Alla ricerca dell'algoritmo magico
Infine troviamo loro: gli hacker, quelli che vogliono sfruttare l’occasione per aggirare regole e controlli. Come chi propone di farsi mandare codici già spesi perché starebbe elaborando un algoritmo in grado di rigenerarli.
Ascolta l'intervento di Daniele Grassucci co-founder di Skuola.net su Virgin Radio Italia
Ascolta COMEVIENEUSATA18APP-VIRGINRADIO-GRASSUCCI-09112016" su Spreaker.