6' di lettura 6' di lettura
endometriosiOggi, 28 marzo 2022 ricorre la Giornata Mondiale dell’Endometriosi, ricorrenza istituita per porre l’attenzione su questa particolare malattia di cui non si sente spesso parlare, ma che può essere fortemente invalidante per le donne che ne soffrono.
Il dolore scaturito da questa condizione può essere cronico e persistente, con aggravamento durante il periodo mestruale. Alcune donne lamentano astenia e lieve ipertermia, che può accentuarsi in periodo mestruale, e fenomeni depressivi. Inoltre, non tutti sanno che le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni.

Che cos’è l’endometriosi e da cosa viene causata

Dopo aver appurato che questa malattia colpisce le donne e in un non irrisorio numero, passiamo quindi a capire nello specifico la natura di questa condizione. L’endometriosi è la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero e può interessare la donna già alla prima mestruazione (menarca) e accompagnarla fino alla menopausa.

Riguardo le cause, una delle ipotesi accreditate è il passaggio, causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall'utero nelle tube e da queste in addome, con impianto sul peritoneo e sulla superficie degli organi pelvici, raramente su fegato, diaframma, pleura e polmone.

Inoltre, è indubbio che l’endometriosi si possa sviluppare non solo per le sue caratteristiche istologiche e la stimolazione ormonale, ma anche perché esso trova un sistema immunologico che ne permette l’impianto, creando successivamente uno stato infiammatorio cronico. Quest’ultimo è caratteristico della endometriosi e spiega la sintomatologia di tale patologia, caratterizzata dal dolore e anche dalla infertilità.

Endometriosi: sintomi e disturbi della malattia

I sintomi più frequenti sono mestruazioni dolorose, dolore pelvico cronico, dolore durante la minzione, sintomi gastrointestinali, dolore ai rapporti sessuali, affaticamento. Questi sintomi rendono difficile la diagnosi in quanto sono comuni anche ad altre patologie.

L’endometriosi è una delle cause più note di infertilità. Ne consegue che questa malattia può avere importanti ripercussioni sul benessere psicofisico delle donne che ne sono affette e sulla loro qualità di vita. Inoltre, alcune donne lamentano astenia e lieve ipertermia e fenomeni depressivi.

Per tutti questi motivi, è considerata una malattia di rilevanza sociale in quanto, nelle forme più severe, la sintomatologia e i disturbi limitando la produttività lavorativa delle donne che ne sono affette. Dunque si tratta di una patologia da considerare con attenzione, dal momento che solo una bassa percentuale di donne che ne soffre sa di esserne affetta.

La diagnosi, infatti, arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche, la media per arrivarci è tra i 7 e i 10 anni. I medici di medicina generale e i ginecologi sono le figure strategiche per una pronta diagnosi e per il trattamento.

“È importante parlare di endometriosi tutti i giorni” ribadisce Giorgia Soleri

Giorgia Soleri, influencer e modella, impegnata da anni nella lotta per una maggiore conoscenza e consapevolezza di questa malattia cronica. "Una delle cose che mi ha fatto soffrire di più in questo lungo percorso è stato che il mio dolore non venisse ascoltato né riconosciuto", dice a Repubblica.it.

“Soffro di endometriosi da 12 anni” ma non ne è venuta subito a conoscenza, “ho avuto 11 anni di ritardo diagnostico, nonostante fossi convinta di soffrire di questa malattia da qualche anno ormai”, ha spiegato la ragazza. “Il momento in cui ho ricevuto la diagnosi, per me è stato estremamente importante perché ho finalmente dato un nome a quel dolore che mi attanagliava da tanti anni”.

“Ma è stata anche una validazione” aggiunge Giorgia, sottolineando come “purtroppo c’è un grandissimo stigma nei confronti del dolore femminile, e più in particolare del dolore mestruale, del dolore sessuale femminile, e viene estremamente normalizzato”.

E infatti Giorgia continua raccontando di quando aveva questi fortissimi dolori invalidanti che la portavano a rimettere o a svenire durante la giornata, ma le persone intorno a lei, compreso il personale sanitario a cui si rivolgeva, minimizzavano la cosa dicendole che tutte le donne avevano le mestruazioni e che quindi lei doveva avere una soglia del dolore molto bassa.

Proprio per questo e grazie alla sua testimonianza ed esperienza, Giorgia Soleri ha voluto portare avanti un ciclo di cinque dirette ieri sul suo account Instagram, durante le quali parla con specialisti del settore per aiutare l’informazione su questo importante tema.