
La ragazza che si trovava al rave party nel kibbutz di Re'em dello scorso 7 ottobre era stata rapita durante il raid dei miliziani arabi, quindi tenuta segregata a Gaza.
Nella giornata di ieri, poi, è stata la madre della ragazza, raggiunta dai microfoni di 'Rtl' ad annunciare la tragedia. Shani non c'è più e come lei circa altri 250 giovani presenti a quel rave.
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Il raid del 7 ottobre: Shani viene rapita durante il Nova Music Festival
Fino a poco tempo fa, la famiglia manteneva vive le speranze di poterla riabbracciare. La giovane, infatti, era apparsa in stato di incoscienza a bordo di una jeep, in un video pubblicato dai miliziani di Hamas. Nel filmato il corpo di Shani appariva seminudo, con le gambe spezzate, mentre un uomo le sputava sulla testa gridando Allahu Akbar. In quel frangente, la famiglia era riuscita a riconoscerla nel video grazie ai suoi tatuaggi, e – forse per questo - nelle settimane seguenti i familiari di Shani erano convinti che la ragazza fosse ancora viva, magari ricoverata in qualche ospedale di Gaza.Ne frattempo i genitori si erano rivolti ai governi israeliano e tedesco, vedendo però il loro appello cadere nel vuoto. Poi, l'annuncio della tragedia, che ha spezzato per sempre le speranze della famiglia: ”Sono davvero spiacente di riferire che ora abbiamo ricevuto la notizia della conferma che Shani Nicole Louk è morta assassinata. Il suo cranio è stato ritrovato. Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano gli israeliani” ha spiegato il Presidente israeliano Isaac Herzog in un’intervista alla 'Bild'.
Il Capo dello Stato Israeliano ha inoltre precisato che ”l'identificazione di altri 40 corpi è ancora in sospeso perché le persone sono state brutalmente torturare, bruciate o smembrate. Quello che abbiamo visto al confine tra Gaza e Israele va ben oltre un pogrom. Abbiamo visto un mattatoio. Abbiamo visto il sangue scorrere nelle strade. Abbiamo assistito alle tragedie più orribili che si possano immaginare”.