
"A settembre faccio 7 anni e la mia scuola è crollata, me ne costruisci una nuova? Una scuola con tanti giochi e una palestra grande e calda. E che non si distrugga più!". Era questo il contenuto della lettera che un bambino di 7 anni di Amatrice aveva recapitato al Ministro della Pubblica Istruzione.
È una delle più belle storie che si possa raccontare, una flebile fiamma di candela che resiste alla furia della tempesta. Gli studenti - abitanti di Amatrice e Accumoli - vogliono tornare a scuola. Vogliono tornare alla normalità, e recarsi nelle aule incarna quel valore.
La Provincia di Trento ha infatti allestito a tempo record un edificio prefabbricato in cui sorgerà il nuovo istituto che tragicamente ricordiamo così.

Sotto c'è una delle immagini scattate dentro la struttura.

LA VECCHIA SCUOLA DI AMATRICE
Ecco la descrizione tratta, adattata e ridotta da quella presentata nel sito della stessa.
La Sede Centrale ospita gli alunni dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di I grado, nonché i diversi uffici di segreteria: questa struttura a maglie larghe si completa con la sede staccata del Liceo scientifico e con due plessi attivi nei Comuni di Accumoli e Cittareale, distanti circa 20/25 Km da Amatrice (...).
(...)I laboratori, le importanti iniziative riguardanti la pratica sportiva, i progetti, la partecipazione ai “Giochi della matematica” con l’Università Bocconi, le attività di promozione della lettura (costituzione di biblioteche scolastiche, attivazione di un corso di biblioteconomia e bibliografia ecc) hanno un comune denominatore nello sviluppo di specifiche competenze disciplinari e trasversali, capaci di garantire ad ogni allievo un’armonica formazione psico – fisica e culturale (...).
LA NUOVA SCUOLA

Il prefabbricato sorgerà a Villa San Cipriano - vicino ad Amatrice e Accumoli - in speciali strutture. Pur di ottenere i risultati sperati i tecnici hanno lavorato in maniera costante, senza interruzioni. Il nuovo istituto sarà inaugurato il 13 settembre 2016, al cospetto delle più alte cariche dello Stato e locali: Stefania Giannini, Ministro dell'Istruzione, Ugo Rossi, presidente della Provincia di Trento e dai sindaci di Accumoli e Amatrice.
E gli studenti che possono tornare in classe? Sono felici e contenti, contrariamente a quanto i più pensino.

L' Italia che ci piace raccontare è questa: un paese solidale, buono, forte, generoso e che sa rimboccarsi le maniche nei momenti ardui.
"Chi apre la porta di una scuola chiude una prigione" diceva Victor Hugo. Resta nostro dovere apprendere, anche per quelli che non potranno più farlo, per aiutare l'umanità con idee, progetti e tanta cultura.
Alessio Cozzolino