
. Stando a quanto riportato dalla 'Bbc', un gruppo di 12 militari avrebbe preso il potere nel Paese, annullando il risultato delle elezioni dello scorso sabato che avevano visto trionfare il Presidente uscente, Omar Ali Bongo.
I militari hanno annunciato lo scioglimento delle istituzioni repubblicane, spiegando la necessità di mettere fine a quello che definiscono un vero e proprio regime. I militari promettono di rispettare in ogni caso gli impegni del Gabon nei confronti della comunità internazionale ma hanno rimarcato la necessità per il Paese di avviare una fase di transizione.
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Il Colpo di Stato mette fine alla tirannia dei Bongo
Lo scorso sabato la commissione elettorale aveva annunciato la rielezione di Bongo con il 64,27% dei voti, ma l'opposizione aveva definito l'elezione truccata. Il rivale di Bongo, Albert Ondo Ossa, che ha ottenuto solo il 30,77% dei voti, aveva denunciato "brogli orchestrati dal campo di Bongo" due ore prima della chiusura dei seggi. Durante l'annuncio del Colpo di Stato, uno dei soldati ha dichiarato: "Abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all'attuale regime". Ciò, ha aggiunto, ”è dovuto a un governo irresponsabile e imprevedibile che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos", con particolare riferimento alla famiglia Bongo, al potere nel Paese da ben 53 anni.
I militari hanno inoltre annunciato l'istituzione di un Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni e hanno invitato la popolazione alla calma riaffermando l'impegno ”a rispettare gli impegni del Gabon nei confronti della comunità internazionale”. Stando alle prime indiscrezioni, dei soldati dissidenti fanno parte membri della Guardia Repubblicana (GR), la guardia pretoriana della presidenza riconoscibile dai berretti verdi, oltre a soldati dell'esercito regolare e agenti di polizia. Nel frattempo, le frontiere del Gabon rimarranno chiuse ”fino a nuovo ordine”.