Concetti Chiave
- La Gazza Ladra di Rossini è un'opera semiseria ingiustamente poco conosciuta, sebbene famosa al momento della sua creazione.
- La trama si basa su un vero errore giudiziario, con una serva accusata di furto quando il vero colpevole è una gazza.
- Rossini mescola abilmente elementi comici e tragici, anticipando il realismo musicale romantico.
- Ninetta, protagonista dell'opera, viene ingiustamente accusata di furto, arrestata e condannata a morte.
- Un colpo di scena finale rivela l'innocenza di Ninetta, trasformando la tragedia in una celebrazione gioiosa.
Presentazione dell’opera
Presente sempre nei concerti sinfonici dove spesso eccelle la sua Ouverture, La Gazza Ladra è una delle opere più ingiustamente sconosciute di Rossini, anche se ha incontrato un grande successo nel momento della sua creazione. È la sua lunghezza o la ricchezza del suo cast che allontana questa "opera semiseria" dai palcoscenici lirici? Opera di transizione, La gazza ladra occupa un posto unico nella produzione di Rossini. Mescolando commedia e tragedia, allegria e sentimentalismo, il compositore raggiunge un'alleanza tra elementi comici ed elementi seri che porta i germi delle caratteristiche del realismo musicale romantico. L'intensità drammatica di alcuni passaggi, come la struggente marcia verso la tortura che apre il finale dell'atto 2, mantiene un'atmosfera molto cupa, abbastanza insolita in Rossini.
La trama dell'opera segue molto da vicino il melodramma ispirato ad un fatto di cronaca veramente accaduto.
Nel 1817, due autori francesi, d'Aubigny e Caigniez, ottennero un grande successo con La Pie voleuse ou la Servante de Palaiseau, un’opera ispirata a un errore giudiziario tanto sorprendente quanto angosciante: una serva fu ingiustamente condannata a morte per piccoli furti il cui colpevole non era altro che una gazza! In memoria della fanciulla, la città di Palaiseau organizzò una messa chiamata "la messa della gazza", come ci racconta Stendhal il quale sottolinea che con questa vicenda un tedesco avrebbe fatto un'opera decisamente drammatica, mentre un italiano "fa bella musica su un soggetto abominevole". Molto più tardi troveremo gli effetti di un'accusa ingiusta trattati in modo molto diverso nel Lohengrin di Wagner (1850). Il tema dell'innocenza accusata ingiustamente e senza prove, pretesto per l'esaltazione di nuove virtù come il coraggio o la fedeltà, era tipico delle rappresentazioni teatrali in cui sopravviene un elemento che salva la situazione
Molto in voga fin dalla Rivoluzione francese, questo tipo di dramma doveva concludersi con un lieto fine poiché il disastro annunciato viene evitato in extremis da un colpo di scena. La Ninetta de La gazza ladra, vittima di una calunnia, annuncia altre eroine come quella de La sonnambula di Bellini (1831) o quella di Linda di Chamonix (1842) di Donizetti. Tutte queste somiglianze costituiscono un insieme di opere che aprono nuovi orizzonti drammatici e musicali tipici del romanticismo.
Riassunto - Sinossi
Durante una festa in casa del ricco contadino Fabrizio Vingradito, si verifica un piccolo incidente che avrà gravi conseguenze: una forchetta d'argento è scomparsa e la padrona di casa, Lucia, accusa Ninetta di essere responsabile. La giovane serva sta per sposare Giannetto, figlio di Fabrizio e Lucia, ma la madre non vede bene questa futura unione. Quando manca di nuovo un cucchiaio d'argento, la donna accusa ancora una volta la povera Ninetta di averlo rubato. Tutto indica che la ragazza è colpevole e viene messa in prigione, con grande disperazione del suo fidanzato.Il Podestà del paese incontra Ninetta e le promette di liberarla se cede alle sue avances. Di fronte al rifiuto della ragazza, l’uomo giura di dar seguito alla vendetta, facendola condannare. Infatti, Ninetta viene condannata a morte per il reato commesso in casa dei padroni.
Tuttavia, un drammatico colpo di scena sospende l'esecuzione della sentenza: vengono scoperte le preziose posate d'argento nel nido di una gazza! Tutto il villaggio esprime la gioia e l’iniziale costernazione si trasforma in piacere e letizia. Ninetta, seduta su un carro ornato di fiori, è accompagnata dai contadini, partecipi della felicità della ragazza che, così, potrà unirsi in matrimonio con Giannetto.
Atto 1
A casa di Fabrizio e Lucia tutti si preparano felicemente ad accogliere Giannetto, il figlio. Tornato dall'esercito, deve sposare Ninetta che lavora a servizio dei suoi genitori. La ragazza è ansiosa di riabbracciare il fidanzato e il padre anch’esso rimasto lontano da casa per un po’ di tempo.Lucia non vede molto di buon occhio il matrimonio di suo figlio con Ninetta che accusa di negligenza: una forchetta d'argento è scomparsa. Lucia e Fabrizio partono con il figlio per far visita ad uno zio e affidano la cura della casa a Ninetta. Arriva un uomo vestito di stracci in cui la ragazza riconosce suo padre, Fernando. Quest'ultimo confessa di essere ricercato e condannato a morte dopo un alterco con il suo luogotenente. Chiede alla figlia di vendere una posata d'argento, sua unica fortuna, a un venditore ambulante, Isacco.
Arriva il Podestà con l’intento di fare la corte a Ninetta. La ragazza riesce ad allontanarlo e, come previsto, vende la posata a Isacco. Ma Ninetta non ha visto che una gazza ha appena rubato un cucchiaio d'argento lasciato sul tavolo. Quando i padroni di casa tornarono, tutto sembra indicare che Ninetta aveva rubato questa posata per venderlo a Isacco. Per non coinvolgere il padre, già ricercato come disertore, la ragazza, pur essendo innocente, si lascia arrestare e mettere in prigione.
Atto II
Imprigionata, Ninetta continua a resistere alle avances del Podestà che promette di liberarla se lei gli si concede. Disperato, Giannetto fa visita la sua fidanzata, insieme a Pippo, il garzone del podere, che giura di fornire il suo aiuto.In tribunale, Ninetta viene condannata a morte. Giannetto la prega di parlare per scagionarsi, ma lei si rifiuta di denunciare suo padre. Improvvisamente, Fernando irrompe nell'aula del tribunale. Vorrebbe salvare la figlia, ma il suo tentativo è inutile perché anch’esso viene arrestato. Inizia il corteo che conduce Ninetta al supplizio.
Colpo di scena: Pippo ha trovato tutti gli oggetti rubati nel nido di una gazza! Salvata in extremis, Ninetta viene trionfalmente posta su un carro decorato di fiori. Viene annunciato che suo padre beneficerà della grazia accordata dar Re. Tutti si danno alla gioia: Ninetta e Giannetto potranno finalmente sposarsi. Solo il Podestà rimane al di fuori dell’esultanza generale.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale de "La Gazza Ladra" di Rossini e come viene rappresentato nell'opera?
- In che modo "La Gazza Ladra" si distingue all'interno della produzione di Rossini?
- Quali sono le conseguenze dell'accusa ingiusta nei confronti di Ninetta?
- Come si inserisce "La Gazza Ladra" nel contesto delle opere romantiche del suo tempo?
- Qual è l'importanza del finale lieto in "La Gazza Ladra" e come viene accolto dal pubblico?
Il tema principale è l'ingiustizia e l'accusa infondata, rappresentati attraverso la vicenda di Ninetta, ingiustamente accusata di furto e condannata a morte, per poi essere salvata dalla scoperta che il vero colpevole è una gazza.
"La Gazza Ladra" occupa un posto unico nella produzione di Rossini per la sua capacità di mescolare commedia e tragedia, allegria e sentimentalismo, anticipando caratteristiche del realismo musicale romantico.
Ninetta viene messa in prigione e condannata a morte, vivendo momenti di grande disperazione e angoscia, che si risolvono solo con un colpo di scena che rivela la sua innocenza.
L'opera anticipa temi e stili del romanticismo, come l'innocenza ingiustamente accusata e la critica sociale, trovando paralleli in altre opere dell'epoca che esplorano simili dinamiche drammatiche e musicali.
Il finale lieto è cruciale per ribadire la giustizia e l'ottimismo, in linea con le convenzioni del dramma romantico dell'epoca, e viene accolto con grande gioia e sollievo dal pubblico, che vede ristabilita l'armonia e la giustizia.