Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • L'Eneide di Virgilio fu immediatamente accolta come un classico, influenzando profondamente la letteratura romana e diventando un testo scolastico fondamentale.
  • Il poema ha generato una vasta quantità di analisi linguistiche, retoriche e commenti eruditi, consolidando Virgilio come un modello di perfezione letteraria.
  • Nel Medioevo, l'Eneide venne interpretata in maniera allegorica, con Virgilio visto come un sapiente con virtù profetiche e conoscenze superiori.
  • Dante Alighieri considerava Virgilio il suo maestro nello stile poetico, rendendolo una figura centrale nella Divina Commedia, sebbene non potesse accedere al Paradiso.
  • La reputazione di Virgilio come sommo poeta persistette fino al Settecento, quando la cultura romantica iniziò a preferire la genialità dei Greci rispetto a quella dei Latini.

Indice

  1. L'Eneide come classico e testo scolastico
  2. Interpretazioni allegoriche e medievali
  3. Virgilio nella cultura europea

L'Eneide come classico e testo scolastico

Fortuna dell’Eneide: Quando la composizione dell’Eneide era ancora in atto, il poeta latino Properzio scriveva: “Cedete scrittori romani, cedete scrittori greci; nasce qualcosa di più grande dell’Iliade”.

Già al suo primo apparire l’Eneide viene dunque sentita come un classico, cioè un’opera che si impone come punto di riferimento e modello da imitare per ogni letterato.

Ancor più importante per la fortuna posteriore dell’Eneide fu la sua immediata adozione come testo scolastico: divenne infatti patrimonio non solo degli scrittori, ma di ogni romano che avesse seguito un corso di studi di grammatica (scuola elementare) e di retorica (scuola superiore). In somma, era sull’Eneide che gli scolari romani imparavano a leggere e a scrivere.

La sua funzione di testo scolastico fece fiorire intorno ad esso sia analisi linguistiche e retoriche, sia commenti eruditi che studiavano e interpretavano ogni informazione in esso contenuta. Nel corso dei primi secoli dopo Cristo Virgilio, per i ragazzi delle scuole come per gli studiosi, è il poeta dallo stile sommo, esempio di perfezione linguistica, retorica e metrica, e fonte di ispirazione per ogni scrittore latino. Ben presto alla figura del letterato modello si affianca quella dell’erudito, ricco di inesauribile dottrina, e del saggio, maestro di vita e di morale.

Interpretazioni allegoriche e medievali

Tra la fine del V e l’inizio del VI secolo l’erudito Fulgenzio scrive un commento dell’Eneide: è da lui che per la prima volta alcuni passi vengono interpretati come allusioni al Cristo, alla Crocifissione, alla Vergine. Si apre così la strada all’interpretazione allegorica dell’Eneide, tipica della cultura medioevale. Virgilio è considerato un mago ricco di conoscenze superiori sulla natura delle cose e sulle loro relazioni e un sapiente dotato dalla divinità di virtù profetiche.

Virgilio nella cultura europea

Confronto tra Dante e Virgilio: È questo il Virgilio di Dante, il “famoso saggio” della Divina commedia, degno di guidare il peccatore attraverso l’Inferno e il Purgatorio (non può entrare in Paradiso perché non fu battezzato). Ma Dante non dimentica l’eccellenza di Virgilio poeta, e dichiara di aver imparato da lui il “bello stile” che lo ha reso famoso.

Virgilio recupera un ruolo prevalente di sommo poeta in Petrarca, e poi con sempre maggior insistenza negli umanisti di tutta Europa; la sua influenza come modello non diminuisce fino alla metà del Settecento. È in quegli anni che alcuni famosi studiosi di antichità classiche proclamano la genialità e originalità artistica dei Greci rispetto alla rozzezza dei loro imitatori latini, tanto nell’ambito dell’arte quanto nell’ambito della letteratura. Allora per la prima volta Virgilio perde il suo primato a favore di Omero. Questo giudizio viene assunto e ribadito dalla cultura romantica. Virgilio continua ciononostante ad occupare un posto importante in tutta la poesia italiana dell’Ottocento; la lirica contemporanea accoglie di Virgilio soprattutto l’inquietudine e la capacità di comprendere ed esprimere il dolore umano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'importanza dell'Eneide come testo scolastico nell'antica Roma?
  2. L'Eneide è stata adottata immediatamente come testo scolastico, diventando un patrimonio culturale per ogni romano che avesse seguito un corso di studi di grammatica e retorica. Gli scolari romani imparavano a leggere e scrivere sull'Eneide, che ha stimolato analisi linguistiche, retoriche e commenti eruditi.

  3. Come è stata interpretata l'Eneide durante il Medioevo?
  4. Durante il Medioevo, l'Eneide è stata interpretata allegoricamente, con alcuni passi visti come allusioni al Cristo e alla Crocifissione. Virgilio è stato considerato un mago con conoscenze superiori e un sapiente dotato di virtù profetiche.

  5. Qual è stato il ruolo di Virgilio nella cultura europea, in particolare in relazione a Dante?
  6. Virgilio è stato visto da Dante come un "famoso saggio" nella Divina Commedia, degno di guidare il peccatore attraverso l'Inferno e il Purgatorio. Dante ha riconosciuto l'eccellenza di Virgilio come poeta e ha dichiarato di aver imparato da lui il "bello stile".

  7. Come è cambiata la percezione di Virgilio nel Settecento e nel Romanticismo?
  8. Nel Settecento, alcuni studiosi hanno proclamato la superiorità artistica dei Greci rispetto ai latini, facendo perdere a Virgilio il suo primato a favore di Omero. Tuttavia, Virgilio ha continuato a occupare un posto importante nella poesia italiana dell'Ottocento, con la lirica contemporanea che ha accolto la sua capacità di esprimere il dolore umano.

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