Concetti Chiave
- L'Eneide inizia con un proemio in cui Virgilio introduce l'argomento e invoca la musa Calliope per ispirazione poetica.
- Il poema narra le vicende di Enea, un eroe fuggito dalla guerra di Troia destinato a fondare una nuova città nel Lazio.
- Giunone, avversaria dei Troiani, tenta di ostacolare Enea scatenando una tempesta attraverso il dio Eolo, ma Nettuno la ferma.
- Venere, madre di Enea, si lamenta con Giove, il quale rassicura che Enea giungerà in Italia e darà vita alla futura Roma.
- Didone, regina di Cartagine, accoglie benevolmente i Troiani dopo essere stata influenzata da Cupido a innamorarsi di Enea.
Come nei poemi Omerici L’Eneide inizia con un proemio, nel quale il celebre poeta latino Virgilio presenta brevemente l’argomento trattato dal poema e invoca Calliope, affinché lo assisti e lo ispiri nella sua lunga fatica poetica. Virgilio nel proemio originale aveva inserito più di quattro versi, probabilmente eliminati successivamente da Vario e Trucca, considerati i curatori per la sua pubblicazione.
Indice
La Missione di Enea
Il poema parla dell’eroe Enea, guerriero scappato dalla guerra di Troia il quale compito assegnato dal Fato stesso è quello di creare una città nel Lazio, i quali discendenti alla fine diventeranno i fondatori della città eterna (Roma).
La missione di Enea verrà sempre ostacolata da Giunone, la quale sempre fiera avversaria dei Troiani.

Giunone e la Tempesta
Le navi di Enea raggiungono le coste Siciliane, però Giunone sapendo che in futuro i Troiani avrebbero conquistato Cartagine, città a lei molto cara decide di attaccare la flotta di Enea. La dea Giunone raggiunge Eolo, dio dei venti; ella chiede ad Eolo di aiutarla promettendoli di darli in sposa una ninfa. Eolo acconsente scatenando una tempesta, però viene fermato da Nettuno che la fa cessare, così che i Troiani sopravvissuti si ritrovano sulle coste del suolo africano.
Intervento Divino e Accoglienza
Dopo tutto ciò, la scena si sposta in cielo dove Venere madre dell’eroe si lamenta con Giove per l’ostilità di Giunone nei confronti di Enea, però Giove le riconferma la sua promessa dicendogli che egli arriverà in Italia dando cosi vita alla sua discendenza, fondando la città di Roma.
Giove alla fine manda Mercurio dalla regina cartaginese Didone, affinché accolga benevolmente i Troiani sopravvissuti alla tempesta scaturita da Eolo.
L'Incontro con Didone
Enea e Acate vanno alla avanscoperta finché non gli appare davanti una cacciatrice cartaginese la quale non era nient’altro che sua madre Venere, la quale li rende invisibili tramite una nube. Dall’alto vedono un gruppo di troiani che si avvicinano alla Regina dicendogli che non hanno azioni ostili ma solo pacifiche; Didone li accoglie benevolmente, cosi facendo Enea e Acate escono dalla nube e rendono grazia alla regina.
Venere più eccentrica che mai chiede a Giove di far innamorare Didone di Enea per rassicuragli una buona ospitalità; Cupido figlio di Venere decide di farli innamorare. Alla fine del Banchetto organizzato dalla Regina, Didone invita Enea a raccontare tutta la storia di quello che accadde a Troia.
Domande da interrogazione
- Qual è la missione principale di Enea nell'Eneide?
- Come Giunone cerca di ostacolare Enea durante il suo viaggio?
- Qual è il ruolo di Venere e Giove nel viaggio di Enea?
- Come avviene l'incontro tra Enea e Didone?
La missione di Enea è di creare una città nel Lazio, i cui discendenti diventeranno i fondatori di Roma, nonostante gli ostacoli posti da Giunone.
Giunone cerca di ostacolare Enea scatenando una tempesta con l'aiuto di Eolo, il dio dei venti, ma viene fermata da Nettuno.
Venere, madre di Enea, si lamenta con Giove per l'ostilità di Giunone, mentre Giove promette che Enea arriverà in Italia e manda Mercurio a garantire l'accoglienza dei Troiani da parte di Didone.
Enea e Acate, resi invisibili da Venere, osservano i Troiani avvicinarsi a Didone, che li accoglie benevolmente. Venere fa innamorare Didone di Enea per assicurare una buona ospitalità.