Concetti Chiave
- La passione amorosa nella letteratura classica è spesso vista come un accecamento dell'intelletto causato da un intervento divino, come nel caso di Didone influenzata da Venere ed Eros.
- Didone, regina e architetto di una città prospera, viene travolta dall'amore per Enea, un legame che però ostacola il destino prestabilito dalla divinità per la fondazione di Roma.
- Nonostante l'amore tra Didone ed Enea, Giove ordina a Enea di lasciare Cartagine per compiere il suo destino in Italia, abbandonando Didone al suo tragico destino.
- Virgilio, nell'Eneide, descrive la disperazione di Didone come un simbolo universale di dolore e abbandono, accentuando la dimensione umana e drammatica della sua figura.
- Didone è rappresentata come un'eroina epica e drammatica, il cui dolore e amore trovano espressione attraverso lunghi monologhi lirici che ne esaltano la forza poetica.
Indice
La Passione e l'Intervento Divino
È un motivo costante dell’epica antica – anzi, più in generale, della letteratura classica – interpretare la passione, quando l’animo tumultuosamente, come frutto di un accecamento dell’intelletto voluto da un dio. Solo un intervento esterno sovrannaturale può spiegare la sospensione del giudizio razionale e del controllo morale che la passione travolgente produce anche nella mente più acuta e saggiamente determinata.
Perché la passione amorosa vincesse Didone, regina di un popolo, architetto di una nuova, splendente città, tessitrice di abiti alleanze politiche con le popolazioni vicine, Venere, l’amorosa e divina madre di Enea, si è servita di un’arma potente, il dio Eros (Amore) in persona. Gli ha dato le sembianze del piccolo iulo e lo ha mandato da lei che, affascinata e commossa, lo ha tenuto un’intera notte sulle sue ginocchia.L'Amore di Didone e Enea
Man mano che le ore passavano, Didone sentiva che l’amore per il padre di Iulo, l’eroe troiano Enea che sedeva con lei a banchetto, si impadroniva di tutta l’anima sua. Venere era riuscita a garantire per il figlio ospitalità e protezione.
Il Destino di Didone
Ma l’amore di Didone ed Enea intralcia il corso della Storia, così come era stato deciso dal destino. Giove manda il suo messaggero, il dio Mercurio, da Enea con ordini precisi: deve lasciare la città ospitale, anche se già l’ama come sua, e anche se teneramente ama la regina, poiché il suo dovere è raggiungere l’Italia e le spiagge del Lazio. Infatti dall’unione del popolo latino con i profughi troiani sarebbe nata una nuova stirpe destinata a fondare la città di Roma e a regnare su tutto il mondo conosciuto. Didone deve essere abbandonata in vista di questa missione superiore; umiliazione e morte saranno il suo privato destino.
Questo è l’ordine dei fatti: ma nell’ordine della poesia Virgilio paga alla “sua” Didone un tributo più grande dell’impero di Roma, la disperazione dell’infelice regina è l’universale disperazione della donna abbandonata da un amante dimentico dei benefici ricevuti e più devoto alle sue personali ambizioni che ai debiti della gratitudine, della lealtà e dell’affetto.
La Tragedia di Didone
Didone è certamente un’eroina epica – se “epico” rinvia allo sprezzo della morte e alla nobiltà nell’agire, ma è certamente anche un’eroina drammatica. La seconda metà del canto IV dell’Eneide è come l’ultimo atto di una tragedia, ricco di dialoghi e soprattutto di lunghi, strazianti monologhi. Didone riempie la scena prima manifestando con furia dolore e indignazione, e accusando il traditore, poi ripiegandosi su se stessa umiliata e supplice, e infine tornando regina nel suicidio, di nuovo tragicamente padrona di sé e del suo destino. Forse la qualità più profonda della poesia di Didone sta però nella sua dimensione lirica, nel suo dolore che si manifesta attraverso le parole rivolte alla sorella, al fuggiasco, a se stessa. Il suo amore di donna è mortificato dalle leggi maschili dell’azione e dell’onore, ma è glorificato da quelle della poesia.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'intervento divino nella passione di Didone?
- Come si sviluppa l'amore tra Didone ed Enea?
- Qual è il destino di Didone secondo il volere degli dèi?
- Come viene rappresentata la tragedia di Didone nell'Eneide?
- Qual è la qualità più profonda della poesia di Didone?
L'intervento divino è cruciale, poiché Venere utilizza Eros per far innamorare Didone di Enea, spiegando la sospensione del giudizio razionale e del controllo morale.
L'amore cresce mentre Didone trascorre del tempo con Enea, ospitandolo e proteggendolo, grazie all'influenza di Venere.
Didone deve essere abbandonata da Enea, poiché il destino impone che Enea raggiunga l'Italia per fondare una nuova stirpe destinata a creare Roma.
La tragedia di Didone è rappresentata attraverso dialoghi e monologhi strazianti, culminando nel suo suicidio, che la rende di nuovo padrona del suo destino.
La qualità più profonda risiede nella sua dimensione lirica, dove il dolore di Didone si esprime attraverso le sue parole, glorificando il suo amore nonostante le leggi maschili.