
Più o meno la stessa quota (45%) non ha voluto programmare nemmeno un festeggiamento "ufficiale". A segnalarlo un sondaggio effettuato dal portale Skuola.net su un campione di 3.000 maturandi, raggiunti proprio nei giorni in cui si sta per chiudere il capitolo esami.
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Si resta a casa, ma il virus non c'entra
Per quanto riguarda, in particolare, il passaggio più memorabile tra i due - quella vacanza post maturità che da sempre rimane impressa nella mente dei ragazzi per tutta la vita - si potrebbe pensare che a far saltare i piani ci sia, almeno in parte, lo zampino di una pandemia che stenta a scomparire definitivamente. Ma non è così, visto che tra quanti non partiranno per celebrare la conclusione di un periodo così importante - stiamo parlando del 39% dei maturandi intervistati - solo per l’8% è stato il virus in agguato a suggerire di non programmare nulla, mentre per il 20% il Covid è stato un elemento preso in considerazione ma non decisivo.Sono, piuttosto, altri i motivi che portano alla rinuncia. Divisi equamente tra fattori esterni e volontà preordinata: da un lato, infatti, il 37% di quelli che non festeggeranno il diploma con un viaggio saranno in qualche modo “costretti” a rinunciare per motivi economici; d’altro canto, però, il 34% ha detto di non voler partire volutamente; mentre per il 6% sono stati i genitori ad opporsi al viaggio.
Alla fine, solamente il 41% degli studenti intervistati - quindi una minoranza - è sicuro di fare il viaggio di Maturità. Generando una situazione di sostanziale equilibrio tra i due universi che solo il restante 20%, ancora indeciso sul da farsi, se partire o meno, potrà spostare da una parte o dall’altra. A meno che non si dividano equamente anche loro.
Il richiamo dell'estero è troppo forte
Qualcuno che proseguirà la tradizione, in ogni caso, ci sarà. Confermando quanto detto in precedenza, ossia che la pandemia non incide più di tanto sulle scelte. C’è voglia di tornare alla normalità. E, quindi, i ragazzi guardano soprattutto all’estero, come da tradizione: per 7 neo-diplomati su 10 il viaggio si svolgerà oltre i confini nazionali. Di conseguenza, solo il 30% rimarrà in Italia. Ma, anche nel loro caso, la paura del Covid c’entra poco: solo il 18% dice di essersi lasciato condizionare dalla situazione. L’unica concessione che i ragazzi faranno al virus, semmai, riguarda l’equipaggiamento con cui partiranno: forse anche alla luce di quanto sta accadendo in queste settimane, in tantissimi (83%) metteranno nello zaino o in valigia un set di mascherine. Un dato, questo, che accomuna tutti i viaggiatori.Altra cosa che unirà sia chi andrà lontano sia chi resterà in Italia sarà la tipologia di vacanza: per la stragrande maggioranza (circa il 70% in entrambi i casi) il viaggio di maturità li porterà in una località di mare, un grande classico. L’unica alternativa di rilievo alla vacanza tutta relax e divertimento sembrano essere le grandi città (capitali europee o città d’arte), scelte dal 13% degli “esterofili” e dal 21% dei “nazionalisti”.
Meglio gli amici dei compagni di classe
Che il periodo della scuola, specie con le complicazioni aggiuntive (Dad, restrizioni, ecc.) con cui hanno dovuto convivere i maturandi di oggi durante il loro percorso, sia per molti considerato un capitolo da chiudere velocemente lo si evince anche dalla composizione dei gruppi che animeranno i viaggi di maturità: solo 1 su 3 partirà con i compagni di classe, mentre altrettanti si sono organizzati con amici esterni al gruppo classe; un ulteriore 20% al massimo unirà le due realtà, mentre 1 su 10 opterà per una cosa “intima”, con parenti o fidanzati.Per quanto riguarda il momento della partenza e la durata della vacanza, invece, si rimane nel solco della tradizione. Oltre 2 ragazzi su 3 partiranno entro la fine di luglio, il 20% attenderà agosto, appena 1 su 10 ha programmato il viaggio sul finire dell’estate o oltre. Per 1 su 2 si tratterà della classica settimana, circa 1 su 5 la ridurrà a 4-5 giorni e altrettanti invece avranno la fortuna di godere di soggiorni più lunghi. Alla faccia di quel residuo 6% che dovrà accontentarsi di un weekend. Sperando sia comunque indimenticabile.
“Dopo tre anni così difficili e un sostanziale “liberi tutti” in termini di norme anti pandemia, ci si sarebbe aspettata un’adesione collettiva ai tradizionali riti di massa per celebrare la Maturità. E invece solo 4 diplomati su 10 sono sicuri di festeggiare o di partire per il viaggio post-diploma. A mancare sono soprattutto la voglia o il denaro necessario. Di certo quest’anno costa tutto un po’ di più, a causa della crisi internazionale. Che si aggiunge al flagello della pandemia, che non condizionerà invece più tanto la mobilità degli studenti. Anche se 8 vacanzieri su 10 porteranno con sé una mascherina”, il commento di Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.