
Per affrontare al meglio l’esame di maturità bisogna saper maneggiare sempre di più l’attualità, la conoscenza del mondo che ci circonda. Le tracce degli scorsi anni lo dimostrano. Una delle tipologie che meglio si sposano con questa nuova strada intrapresa dal Miur è il saggio breve.
Che può essere scritto anche come un articolo di giornale. E chi meglio di un direttore di un grande quotidiano può aiutare i ragazzi ad avvicinarsi alla prima prova? Skuola.net ha perciò deciso di invitare uno dei più giornalisti più noti al grande pubblico: Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano.
Le tracce di Marco Travaglio: le elezioni politiche in pole position
Prima di entrare nel tecnico, però, a lui abbiamo voluto chiedere quali argomenti ritiene più probabile facciano la loro comparsa tra le tracce della Maturità 2018. Sul primo tema Travaglio non ha dubbio: la situazione politica in Italia dopo le elezioni del 4 marzo scorso. “Un Paese che per la prima volta – sottolinea – dà la maggioranza ai cosiddetti partiti antisistema. Che prova a rovesciare il quadro politico. Un fatto unico in Europa”.
Saggio breve sul Caso Weinstein e il movimento #MeToo? Perché no
Un’alternativa molto gettonata dal direttore de Il Fatto Quotidiano è invece legata a un episodio che ha fatto molto scalpore negli scorsi mesi e che ancora oggi continua a far discutere: il caso Weinstein e la nascita del movimento #MeToo, con la denuncia dei casi di violenze sessuali nel mondo del cinema (e non solo). “Stiamo parlando dell’esplosione del coraggio delle donne – dice Travaglio - che finalmente hanno capito che è arrivato il momento giusto per farla finita con un sistema patriarcale e maschilista. Di carriere ‘non dette’. Per mettere paura a certi mostri, che non gravitano solo nel cinema ma in tutti gli ambienti in cui si esercita il potere”.
Impossibile non parlare di Facebook e della privacy online
Infine un tema di strettissima attualità: Facebook e la violazione della privacy dei suoi utenti, con il crollo di cedibilità dei social. “Spero che aiuti le persone a darsi una calmata. Abbiamo avuto la certezza del controllo nascosto che i social esercitano sui nostri consumi, sui nostri sentimenti, sulle nostre abitudini. Mi ha molto stupito – racconta Travaglio – la notizia di una donna ha scoperto di essere incinta perché su Facebook gli è comparsa una pubblicità rivolta alle partorienti, solo in base alle sue ricerche, prima ancora che facesse il test di gravidanza”.
L’autore perfetto per l’analisi del testo? Ennio Flaiano
E per l’analisi del testo? Dopo l’uscita di Caproni alla maturità 2017, che ha spiazzato tantissimi studenti (se non altro per il fatto di non essere quasi mai trattato a scuola), ora è partita la caccia all’autore. Se il Miur, ancora una volta, decidesse di puntare sul fattore sorpresa, quale sarebbe lo scrittore preferito da Travaglio? “Vedrei bene un testo di Ennio Flaiano. È quello che, citando pensieri altrui, descrive al meglio l’eterna tendenza dell’italiano medio a salire sul carro del vincitore. A sostenere chi prevale e non chi soccombe. Ha scritto libri meravigliosi, che consiglio ai ragazzi. Lì c’è l’Italia degli anni ’50: un Paese che non è cambiato poi tanto”. La frase che lo rappresenta di più? “La situazione è grave ma non seria”. Perfetta per i tempi che viviamo.
Come si scrive un buon articolo di giornale: i consigli di Travaglio
Infine alcuni suggerimenti per svolgere il saggio breve, sotto forma di articolo giornalistico: “La notizia deve essere nelle prime dieci righe, devono esserci le famose 5W (what, when, where, who, why), soprattutto se si parla di cronaca. Se non hai spiegato all’inizio di che si parla sei un pessimo giornalista. Dopodiché, bisogna avere un’idea chiara del messaggio che si vuole trasmettere; specialmente se è un pezzo di commento. Necessario, in ogni caso, immaginare cosa capirà il lettore. Se questo non comprenderà quello che hai scritto la colpa sarà la tua”. Per farsi un’idea di come si fa, Marco Travaglio consiglia non tanto di leggere i giornali di oggi quanto di andare a sfogliare i libri dei maestri del passato: Montanelli, Pansa, Claudio Rinaldi, Bocca, Biagi.Marcello Gelardini