3' di lettura 3' di lettura
maturità traccia storia

"Ho una bella notizia da darvi: come promesso torna la traccia di Storia alla Maturità. È il primo passo di un percorso che rafforzerà lo studio di questa disciplina nelle scuole di ogni ordine e grado", scrive il ministro Fioramonti sul profilo Facebook personale.
Ormai è ufficiale, dopo l'abolizione del tema storico avvenuta con la riformulazione della prima prova di maturità, la disciplina torna protagonista.

Non troveremo di nuovo, però, il vecchio tema di tipologia C dell'esame pre-riforma. Sembra invece che la materia sarà obbligatoriamente introdotta nella nuova tipologia B, il testo argomentativo.

Maturità: Traccia storica obbligatoria nella tipologia B

"Siamo riusciti a reintrodurla sotto la prova di tipo B - spiega il ministro in un'intervista a La Repubblica - che prevede l'analisi e la produzione di un testo argomentativo. La nostra nuova clausola dispone che una delle tre tracce incluse nella prova di tipo B sia obbligatoriamente dedicata alla storia”.
Insomma, gli appelli di esperti, storici e personalità sono stati accolti dal Miur e la traccia di storia torna ufficialmente alla maturità.
Rispetto allo scorso anno, tuttavia, per gli studenti le cose non cambieranno molto. La clausola rende obbligatorio ciò che si era già visto durante la maturità 2019, quando una delle tracce di tipologia B, sull’eredità del Novecento, lasciava spazio anche alle riflessioni storiche. Un'altra traccia che ha incluso la disciplina è stata anche quella su sport e storia, uno dei due temi di attualità (tipologia C). Ma all'iniziativa di Fioramonti si deve dare il merito di aver messo nero su bianco quella che fino a ieri poteva essere solo una buona pratica.

Lo studio della storia a scuola cambierà

Il ministro ha affrontato anche la questione di come si studia la storia a scuola: “La prima questione che dobbiamo affrontare è il modo in cui si insegna la disciplina. La storia non può essere solo una sequela di date e di battaglie da mandare a memoria, ma il racconto di una evoluzione umana in ambiti che ancora ci riguardano come il progresso sociale, la conquista dei diritti civili, la partecipazione democratica". Ha dedicato un commento, poi al problema dei programmi di storia dell'ultimo anno, che raramente riescono a superare il secondo dopoguerra: “Il mio obiettivo è ottenere una periodizzazione diversa che consenta agli insegnanti dell'ultimo anno di dedicare le lezioni di storia all'intero Novecento". Potrebbe quindi essere modificato il modo in cui siamo abituati a studiare scuola in classe, con nuovi programmi a partire dal 2022.