Qual è stata la traccia di prima prova più amata dai maturandi del 2025? A dirlo è direttamente il Ministero dell'Istruzione e del Merito, che nel pomeriggio del 18 giugno - giorno dello scritto di Italiano - ha reso noti i dati su quali sono stati i temi più scelti e quali, invece, hanno messo più in difficoltà gli studenti. Ecco quali sono stati i top e i flop della Maturità di quest'anno.
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La traccia sul rispetto: la più amata dai maturandi
La traccia più scelta in assoluto è la traccia B2: “‘Rispetto’ è la parola dell’anno Treccani, e serve per respirare” che invita a riflettere sul tema proprio del rispetto. Oltre il 40% degli studenti ha optato per questa traccia. L’opera di riferimento per questa proposta era un articolo Riccardo Maccioni, caporedattore dell’Avvenire.
Un’altra traccia che ha particolarmente ispirato i maturandi - scelta dal 15,4% dei candidati - è la C2 che proponeva un estratto di un articolo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli dal titolo “L’indignazione è il motore del mondo dei social. Ma serve davvero a qualcosa?”.
Altrettanto apprezzata la traccia C1, con la proposizione agli studenti di un testo scritto da Paolo Borsellino incentrato sui giovani. A scegliere questa traccia è stato il 13,6% dei maturandi. Il 12,8% ha optato, invece, per la traccia sugli anni Trenta, che aveva come oggetto un testo di Piers Brendon.
I flop della prima prova di Maturità 2025
La delusione più grande ha riguardato le tracce di analisi del testo. Il MIM ha scelto di proporre due autori che non vengono quasi mai trattati nel corso dell’anno scolastico e questo ha spiazzato non poco i ragazzi. I dati, infatti, sembrano confermare la poca prevedibilità delle tracce: solo il 7,4% degli studenti ha scelto di cimentarsi con la traccia A1 su una poesia di Pasolini e ancora meno (2,3%) sono quelli che hanno optato per la traccia su “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
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