
Scende in campo la squadra…della maturità. È tempo di Europei di calcio e, per rimanere in tema e cercare di far digerire meglio l’avvicinarsi degli Esami di Stato, abbiamo pensato di giocare un po’ con gli autori che potrebbero essere protagonisti della prova d’italiano.
Tra nomi noti ai maturandi degli anni scorsi, favoriti della vigilia che puntualmente tradiscono le attese e outsider dell’ultima ora è venuta fuori una “nazionale letteraria” che, al di là dello spirito da fantacalcio, potrebbe davvero aiutare gli studenti a orientarsi.PORTIERE (E CAPITANO) – Umberto Eco: secondo tutti i pronostici sarà lui l’autore che il Miur inserirà nelle tracce della prima prova. Recentemente scomparso, negli ultimi mesi si è parlato molto delle sue opere. Anche se non è un autore molto trattato a scuola. Ma l’esperienza insegna che non bisogna mai abbassare la guardia (vedi il caso Magris, uscito a sorpresa nel 2013)
DIFESA – Tra gli ipotetici difensori - giocatori che non si mettono in mostra ma che non sono meno importanti degli altri – possono essere inseriti quegli autori che, nonostante la loro importanza nella storia della letteratura del Novecento, sono stati considerati raramente per la maturità. Tra questi meritano sicuramente un posto in squadra Luigi Pirandello (uscito nel 2003), Italo Svevo (capitato ai maturandi del 2009), Primo Levi (scelto nel 2010) e Italo Calvino (uscito l’anno scorso). Forse non è un caso che siano tutti autori di prosa; il Ministero, infatti, ha dimostrato di avere una propensione per i poeti.
Hai bisogno di qualche consiglio per affrontare la prima prova di maturità? Guarda il video:
CENTROCAMPO – In mezzo al campo troviamo nomi che hanno tutte le caratteristiche principali del perfetto autore da maturità e sono vecchie conoscenze dell’Esame di Stato, pronti a sostenere la squadra. Sono Umberto Saba (maturità 2000), Cesare Pavese (esami 2001) e Salvatore Quasimodo (anno 2002 e 2014). I primi due non tornano da oltre dieci anni: ecco perché, questa volta, potrebbe essere arrivato di nuovo il loro momento. Quasimodo, invece, è un classico intramontabile degli esami di Stato: nonostante sia uscito da poco, non è possibile lasciarlo in panchina.
ATTACCO – Sono i bomber, gli attaccanti di peso, quegli autori che sono sempre pronti a “giocare”. Ogni anno è lecito attenderseli nel plico delle tracce d’esame; quindi non stupirebbe che anche quest’anno siano loro i prescelti. Su tutti spicca il nome di Eugenio Montale; il grande poeta ermetico è infatti uscito alla maturità ben 3 volte negli ultimi dodici anni (2004, 2008, 2012). Ma il Miur sembra avere una predilezione per i poeti ermetici perché un altro esponente di spicco di questa corrente è stato scelto 2 volte in dieci anni: si tratta di Giuseppe Ungaretti (maturità 2006 e 2011). Sono anni ormai che non esce il suo nome, e per questo è in area di rigore, pronto per l’assist del Miur. Attenzione, però, alle sorprese; perché la terza punta dell’attacco non è un autore novecentesco eppure capita molto spesso alla prima prova di maturità. Il suo nome spiega tutto: Dante Alighieri. Il “sommo poeta” è stato protagonista del tema d’italiano nel 2005 e nel 2007. Quindi, attenzione a questi tre.
PANCHINA – Sono sempre pronti a mettere alla prova gli studenti. Eppure sembra scritto nel loro destino che non debbano uscire mai alla maturità. Uno di questi è Gabriele D’Annunzio, ogni volta in cima alle previsioni della vigilia ma sempre ignorato dal Miur, nonostante la sua poetica sia molto discussa durante l’ultimo anno. Un altro autore è Pier Paolo Pasolini, scrittore controverso e per questo molto adatto per essere approfondito all’esame, ricordato per la ricorrenza - nel novembre 2015 - dei 40 anni dalla sua morte. Eppure, forse paga il fatto di essere un personaggio complesso da affrontare. C’è poi il “gigante” Giovanni Pascoli che, nonostante l’importanza per la storia della letteratura italiana e i pronostici spesso a favore, sembra non incontrare le simpatie del Ministero. Ma alla maturità non c’è spazio neanche per le donne, le autrici non escono mai; è dunque forse arrivato il momento di schierare un nome di peso come Grazia Deledda, grande scrittrice e prima donna italiana a vincere il premio Nobel.
NON CONVOCATI – Ci sono, infine, autori che spesso gli studenti si trovano ad approfondire durante l’ultimo anno di scuola ma che non sono del Novecento. Per questo probabilmente non sono stati selezionati dal Miur in questi anni, nonostante siano nomi fondamentali per la nostra letteratura; parliamo di personaggi del calibro di Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo. La sensazione, però, è che neanche questa volta sia giunto il loro momento. Forse, li troveremo tra i materiali – d’autore – di corredo alle tracce di saggio breve.

