
In base a quanto stabilito dal Miur, anche la Maturità 2020 presenterà la seconda prova multidisciplinare per tutti quegli indirizzi scolastici con due o più materie caratterizzanti.
Nel Liceo Classico, in particolare, la struttura della prova si ripropone invariata rispetto allo scorso anno, quindi in Lingua e Letteratura Latina seguita da Lingua e Letteratura Greca.
Ai maturandi sarà dunque richiesta la traduzione di una versione di un autore tra i classici della letteratura latina. A questa seguirà un brano greco di tematica affine, già tradotto, e infine una terza e ultima parte costituita da tre quesiti volti a verificare la comprensione dei due testi e la capacità dei candidati di approfondire attraverso opportuni collegamenti storici e letterari pertinenti alle due discipline di indirizzo.
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Maturità 2020, seconda prova Liceo Classico: come svolgere l’analisi del testo
Dopo la traduzione della versione latina e la lettura del brano greco tradotto, sono somministrati tre quesiti a risposta aperta (ciascuno dei quali non può superare le 12 righe o, se si sceglie di inserirli un testo unitario, le 36 righe di foglio protocollo) relativi ai seguenti aspetti dei due brani proposti:-
• Comprensione/Interpretazione;
• Analisi linguistica e/o stilistica;
• Approfondimento e riflessioni personali.
1. Comprensione e Interpretazione
Al candidato è richiesto un confronto sulla tematica affine trattata dai brani, attraverso l'analisi delle differenze e analogie che intercorrono fra i due autori. Per poter rispondere sono ovviamente necessarie conoscenze di letteratura e storia antica ma anche della filosofia ellenistica che influenzano il pensiero dei diversi autori.Un buon modo per focalizzare gli snodi importanti dei due testi è quello di sottolineare parole o espressioni chiave a livello concettuale, spesso comuni ad altre opere dello stesso o di altri autori, e partire proprio da quelle per procedere ad un confronto puntuale e chiaro.
Nella seconda prova della Maturità 2019 ad esempio l’argomento centrale scelto dal Miur su cui si sono concentrati i brani di Tacito e di Plutarco è stato quello relativo all’ira.
2. Analisi linguistica e/o stilistica
Anche per affrontare questo tipo di domanda è necessaria una solida conoscenza della letteratura, in particolare delle modalità stilistiche preferite dagli autori, spesso sostenute da precise ragioni espressive o condizionate dalla tradizione di genere in cui si inserisce l’opera. Bisogna dunque confrontare di nuovo i testi, stavolta però soltanto dal punto di vista della lingua usata.Dopo aver dunque parlato dei modi stilistici propri dei due autori è possibile arricchire il discorso attraverso l’individuazione nei testi di figure retoriche o di suono specificando ovviamente di ognuna di quale tipo si tratta e motivando le ragioni espressive del loro uso.
3. Approfondimento e riflessioni personali
Quest’ultima domanda rappresenta quella che maggiormente evidenzia le conoscenze generali del candidato e le sue capacità di creare un discorso capace di abbracciare autori non solo contemporanei a quelli presentati, ma anche lontani nel tempo. A partire dal tema principale infatti sono richiesti opportuni riferimenti inseriti in un discorso omogeneo e fluido. È possibile inoltre arricchire la risposta spaziando anche al di là delle esperienze meramente di studio, attraverso quindi eventuali letture autonome e/o esperienze culturali, ovviamente pertinenti all’argomento trattato.Prima di iniziare a scrivere, sul foglio di brutta è opportuno fare una piccola scaletta che contenga autori e riferimenti nella precisa successione in cui si vuole collegarli fra loro, secondo dunque analogie e differenze. Anche se un argomento può generare molte associazioni, è importante però ricordare che non si tratta di un tema ma di una domanda aperta con un preciso limite di estensione (12 righe al massimo) quindi la difficoltà ma anche la bravura dei candidati consiste anche nell’operare una scelta fra i vari spunti, selezionando solo quelli più significativi e fondamentali.
Nella già ricordata Maturità 2019 ad esempio il tema cardine dell’ira su cui si è concentrata la seconda prova, è molto diffuso fra tanti diversi autori in quanto passione analizzata da diversi punti di vista, filosofici, letterari e storici. I maturandi dello scorso anno infatti, per citare solo due illustri esempi, avrebbero potuto collegarsi alle più importanti opere di Seneca (una intitolata appunto “De ira”) ma anche all’incipit del proemio dell’Iliade di Omero, “Cantami o Diva, del Pelide Achille l’ira funesta” per approfondire i vari tipi di ira trattati.