
La risposta, incredibile ma vero, è sì! Un evento dal colorito surreale, risalente a un bel po’ di anni fa, ovvero al 1976. Tutto è nato da una chiamata truffaldina, che ha portato a conseguenze spiacevoli.
Un incubo che spesso torna a tormentare gli ex studenti: rifare l’esame di Maturità. Questo è quello che è successo agli sfortunati candidati di quell’anno.
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1976: prima prova annullata per una chiamata truffaldina
Maggio 1976. Questi i fatti. Appena prima dell’inizio della Maturità 2023, una chiamata ha messo in crisi l’intero sistema delle tracce e delle prove. In che modo? Il provveditore di Vigevano ha ricevuto una telefonata da un individuo non ben identificato, che si spacciava per un collega. La conversazione andò a parare su argomenti top secret portando a una vera e propria fuga di notizie. Il costo è stato alto: i maturandi di quell’anno hanno dovuto ripetere, a distanza di 5 giorni, la prima prova di Maturità, affrontando nuove tracce messe insieme in tempi record dal Ministero. Una storia vera, anche se sembra più che altro la trama di un film.
2022: seconda prova posticipata per un guasto elettrico
Altra storia vera, ma meno avventurosa: l’anno scorso, un guasto elettrico ha portato allo slittamento della seconda prova all’Istituto Ferrari di Maranello (Modena). Ben 106 maturandi hanno avuto un giorno bonus per studiare.