
Dopo una trepidante attesa siamo finalmente giunti al giorno della prima prova di Maturità 2023 e tra gli autori e i personaggi protagonisti delle tracce proposte dal Ministero dell'Istruzione e del Merito figura il noto divulgatore scientifico Piero Angela.
Infatti, la seconda traccia proposta per la tipologia B, che riguarda il tema argomentativo, si sviluppa a partire da un estratto dell’ultimo libro scritto da Angela, intitolato Dieci cose che ho imparato e pubblicato postumo, a cura del figlio Alberto il quale ha trasmesso via social il suo pensiero in merito all’inclusione dell’opera del padre nel testo della traccia d’esame.
Dieci cose che ho imparato
Piero Angela, il noto divulgatore scientifico simbolo della cultura italiana, scomparso lo scorso 13 agosto, all’età di 93 anni, ha scritto un’ultima opera, una sorta di libro testamento che si sviluppa a partire da una domanda che solleva questioni delicate e quanto mai complesse: “Com’è possibile che un Paese come l’Italia, che ha marcato profondamente per secoli il cammino della civiltà, oggi sia così in difficoltà, e abbia perso le sue luci?”. Il libro è un manuale completo, attraverso il quale Angela ha voluto trasmettere soluzioni connesse a precise istruzioni, lasciando ai posteri il compito di metterle in atto.
Il commento di Alberto Angela
Nel corso della mattinata Alberto Angela ha commentato sulle varie piattaforme social la decisione del Ministero di includere nella prima prova una traccia sul padre: “Questa mattina ho appreso, come tanti di voi, che, tra le tracce della prima prova della maturità 2023, c’è un brano tratto da