
Tra le varie tipologie di tema che potrai fare alla prima prova maturità 2018 l’ultima è la tipologia D – tema di ordine generale. Questo tema è meglio conosciuto con l’appellativo di tema d’attualità.
Secondo quanto stabilito dal MIUR nel regolamento della prima prova l’argomento viene stabilito scegliendo tra i temi caldi che vengo dibattuti nell’attualità.Per scegliere questo tema è fondamentale essere costantemente informati su ciò che accade nel mondo: tv, web e giornali devono essere pane quotidiano per chi sceglie tra le tracce prima prova maturità 2018 la tipologia D. Vediamo adesso insieme come si imposta e si svolge il tema d’attualità, le possibili tracce maturità 2018 e le simulazioni degli anni precedenti per farti un’idea più precisa di quali siano le tipologie di argomenti scelte dal MIUR negli scorsi anni.
Simulazione prima prova 2018 tema di ordine generale: come si fa
Il giorno della prima prova maturità 2018 ti troverai davanti a una citazione o un breve brano proposto dal MIUR riguardante un argomento di attualità. Basandosi su questo input lo studente dovrà elaborare una riflessione critica facendo riferimento alle sue conoscenze personali.Come strutturare il tema di attualità? La struttura della tipologia D è meno rigida di quella, per esempio, del saggio breve. Il tema deve svilupparsi in questo modo:
- Introduzione, nella quale si presenta l’argomento della trattazione
- Svolgimento, in cui lo studente fornisce riflessioni e interpretazioni motivate in merito all’argomento
- Conclusione, in cui lo studente scrive le sue considerazioni personali
Passiamo ora ai consigli per aiutarti a svolgere il tema d’attualità. Comincia innanzitutto leggendo la traccia con estrema attenzione, più volte se necessario. Trova le parole chiave e gli argomenti cardine su cui dovrai poi sviluppare il tuo tema. Una volta chiarito il punto centrale comincia a riordinare le idee e scriverle su un foglio cercando di creare una scaletta da seguire. È importante anche trascrivere tutto quello che ricordi rispetto all’argomento centrale, così da poter poi creare un discorso logico e coerente. Una volta verificato che tutte le parti che hai intenzione di scrivere hanno una coerenza e un legame logico tra loro sarà il momento di scrivere!
Tema di attualità: simulazione ed esempi anni precedenti
Siamo arrivati al momento delle simulazioni. Una volta stabilito a livello teorico come procedere non resta che iniziare a provare! Per aiutarti ecco le tracce maturità del tema di attualità degli ultimi anni (2017, 2016, 2015). Fatti un’idea di come sono strutturate le tracce e quali fatti vengono solitamente scelti. Chissà che tu non riesca a prevedere l’argomento scelto quest’anno!
Tema attualità 2017
Ecco la traccia della prima prova maturità 2017 tema d’attualità:«Per progresso si possono intendere almeno due diversi tipi di successione di eventi. Da una parte c’è un progresso materiale, fatto di realizzazioni e conoscenze, di natura prevalentemente tecnico-scientifica; dall’altra, un progresso morale e civile, che coinvolge soprattutto i comportamenti e gli atteggiamenti mentali. Il primo corre veloce, soprattutto oggi, e raramente mostra ondeggiamenti. È il nostro vanto e il nostro orgoglio. Il secondo stenta, e a volte sembra retrocedere, seppur temporaneamente. I problemi nascono in gran parte dal confondere tra loro questi due tipi di progresso. Che sono molto diversi. Di natura esterna, collettiva e culturale il primo; di natura interna, individuale e biologica il secondo. E con due velocità molto diverse: veloce il primo, lento o lentissimo il secondo. Perché? Perché acquisire nuove conoscenze e nuove tecniche si può fare insieme ad altri esseri umani, che si trovano intorno a noi, e a volte anche a distanza, nello spazio e magari nel tempo: posso imparare infatti leggendo e studiando cose scritte da persone che non ci sono più come Einstein, Kant, Platone o Talete. I comportamenti, al contrario, sono individuali: posso leggere e ascoltare precetti meravigliosi, ma metterli in pratica è un’altra cosa. L’imitazione e l’emulazione sono spinte potentissime, ma dall’esito non garantito, anche se a volte c’è una costrizione. Se gli insegnamenti sono poi fuorvianti o perversi, buonanotte! Questo è in fondo il motivo per cui le società possono essere civili o civilissime, mentre non tutti i loro membri si comportano come si deve. Da sempre.» Edoardo BONCINELLI, Per migliorarci serve una mutazione, «Corriere della Sera - la Lettura», 7 agosto 2016
Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, se vuoi, potrai sviluppare il tuo elaborato riflettendo: sul significato di «progresso», di «civiltà» e sulle reciproche interazioni; sul significato da attribuire a «progresso materiale» ed a «progresso morale e civile»; sulle ragioni e sulle cause che sono alla base della difficoltà di mettere in pratica «precetti» virtuosi; sulla forza e sulle conseguenze dell’«emulazione»; sul paradosso rappresentato dalla coesistenza del livello civile della società e della devianza di (taluni) singoli che ne fanno parte. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato. Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con l’esemplificazione di uno o più casi, appresi dalla cronaca,in cui il paradosso civiltà/devianza si rende particolarmente evidente e aggiungere una tua personale riflessione critica.
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Tema attualità 2016
La traccia del tema d’attualità per l’anno 2016 era incentrata sul significato del termine confine nelle sue varie accezioni:«Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via pacifica il diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece la fine della terra, il limite ultimo oltre il quale avventurarsi significava andare al di là della superstizione contro il volere degli dèi, oltre il giusto e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la frontiera, significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui dover combattere. Vuol dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed entrare in quello dell’incertezza. Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il carattere di un individuo: al di là di essa si diventa stranieri, emigranti, diversi non solo per gli altri ma talvolta anche per se stessi.» Piero ZANINI, Significati del confine - I limiti naturali, storici, mentali – Edizioni scolastiche Mondadori, Milano 1997
A partire dalla citazione, che apre ad ampie considerazioni sul significato etimologico-storico-simbolico del termine “confine”, il candidato rifletta, sulla base dei suoi studi e delle sue conoscenze e letture, sul concetto di confine: confini naturali, “muri” e reticolati, la costruzione dei confini nella storia recente, l’attraversamento dei confini, le guerre per i confini e le guerre sui confini, i confini superati e i confini riaffermati.
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Tema attualità 2015
Per quanto riguarda la traccia del 2015 è stata richiesta una riflessione critica su una citazione tratta da Io sono Malala, libro di Malala Yousafzai.«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […] La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.” Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine. Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
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Altri temi degli anni precedenti hanno avuto come argomenti centrali il diritto all’educazione, le sfide dei giovani e la cooperazione tra esseri viventi.
Ilaria Roncone