
A soli sei mesi dall'inizio del temutissimo esame di Stato 2019 i dubbi e le incertezze sulla formulazione della nuova Maturità persistono ancora. Le perplessità sono avvertite sia dagli studenti che non riescono ad avere una visione finale di ciò che dovranno affrontare a giugno 2019, sia dai professori, incerti sul percorso da far intraprendere ai ragazzi per cercare di fornire una preparazione completa su ciò che potrebbe essere loro richiesto durante l’esame. A cercare di chiarire queste perplessità è il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che, dalle pagine online del The Post Internazionale (TPI), prova a rassicurare gli studenti e i loro docenti.
Maturità, Bussetti: “Vi spiego come cambierà l’esame”
"Capisco lo spaesamento, ma dobbiamo rispettare i tempi di attuazione della legge", così esordisce il Ministro dell’Istruzione iniziando a parlare della nuova Maturità in scena da giugno 2019. Continua affermando: “sarà un esame semplificato, ma non per questo più semplice”. Insomma, non proprio le due cose che vorreste sentir dire dal Ministro dell’Istruzione mentre cerca di rassicurarvi sullo svolgimento dell’esame di Stato. Ma poi continua: “L’idea di fondo è quella di dare più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell'ultimo triennio, rendere le prove più aderenti con quanto fatto in classe e valutare con maggiore attenzione l’intero percorso formativo degli studenti”.
Cittadinanza e Costituzione all'esame orale di Maturità: le parole del Ministro
Un altro tema molto caldo che il Ministro ha affrontato durante l’intervista, e che sta a cuore a moltissimi maturandi, è quello dell’introduzione all'esame orale della nuova materia di Cittadinanza e Costituzione. Una materia che la maggior parte delle scuole non riesce ad affrontare in classe con gli studenti, e che quindi da sempre è trascurata. Ma Bussetti ha tutt’altra opinione su questo argomento complesso e afferma: “Cittadinanza e Costituzione è una disciplina trasversale. Che si fa. E alla maturità potrà essere chiesta all’orale. In ogni caso le commissioni tengono sempre conto del documento che i docenti della classe consegnano in vista degli esami con quanto realmente fatto dai ragazzi.” E con queste parole lapidarie liquida ogni critica e dubbio riguardo criticata questione.
Maturità 2019, il ministro dell’Istruzione tranquillizza gli studenti
Bussetti continua ancora chiarendo un altro punto importante: “E’ importante che gli studenti sappiano che non lasceremo loro né i loro insegnanti da soli da qui fino a giugno. Nei prossimi giorni partirà un Piano di informazione e formazione che accompagnerà le scuole. Ci saranno conferenze di servizio sull’intero territorio nazionale che proseguiranno nelle prossime settimane. E ci saranno anche simulazioni che metteremo sul nostro sito. Lavoreremo affinché le tracce siano coerenti con il piano di studi.” E quando viene chiesto lui se esiste davvero un divario tra la scuola e il Ministero dell’Istruzione, la sua risposta non si fa attendere: ”Penso che lo scollamento, inevitabile, che a volte c’è tra le aspettative dei professori e degli studenti e le regole emanate dal Ministero dipenda dal fatto che l’amministrazione centrale deve parlare a tutti, tenendo conto di molteplici differenze, caratteristiche, esigenze e criticità.”Così il Ministro si congeda dal tema dell’esame di Stato e augura ancora un grande in bocca al lupo a tutti i maturandi.