
Due facce della stessa medaglia: da un lato chi sa già di non farcela da solo, dall’altro chi invece è sicuro del fatto suo. Entrambi accomunati dalla stessa missione: superare l’esame di Stato. La maturità 2017 è una sorta di gioco delle parti: ci sono i secchioni e ci sono i copioni; i primi sono chiamati a dimostrare di essere i migliori, i secondi a salvarsi.
Tutti hanno il loro ruolo. A volte c’è persino confusione su chi fa cosa. Prendete, ad esempio, il caso Bob Dylan: prima gli viene assegnato il Premio Nobel per la letteratura – il massimo riconoscimento culturale – e poi si scopre che il discorso di ringraziamento, ricco di citazioni, lo ha copiato da un riassunto per studenti. Con la maturità c’entra poco ma è un episodio che dimostra come non sempre sia così facile distinguere i due mondi. Il grande appuntamento può mischiare le carte. Ma come lo interpreteranno i maturandi del 2017? Skuola.net lo ha chiesto proprio a loro, più di mille studenti che dal 21 giugno saranno impegnati con l’esame.
Prove scritte, i copioni si attrezzano: il 20% lo farà sicuramente
Copiare, sì o no? È questo il grande dilemma di chi si presenterà ai blocchi di partenza con la coscienza non proprio a posto. Attrezzarsi per portare con sé appunti, bigliettini e strumenti di supporto è un rischio da mettere in preventivo. C’è il pericolo che si venga esclusi dall’esame. Bisogna calcolare se e come farlo. Ma più della metà dei ragazzi si è detta pronta a correre questo rischio: il 41% si sta preparando in tal senso ma sfodererà le ‘armi’ solo in caso di estrema necessità; il 20%, invece, dice che ricorrerà sicuramente a qualche scorciatoia. I metodi più utilizzati per copiare alla maturità? Il dubbio è tra tradizione e tecnologia ma c’è solo l’imbarazzo della scelta: dai classici foglietti nascosti un po’ ovunque allo smartphone di scorta (il principale deve essere consegnato all’ingresso), dalle note scritte a mano sul vocabolario ai gruppi Whatsapp.
Maturità, più dell’80% è pronto a passare il compito
Ma la ‘risorsa’ più preziosa è fatta di carne ed ossa. Sono i secchioni, compagni di classe a volte poco considerati durante l’anno ma fondamentali per chiedere informazioni qua e là. Ma quanto sono disposti i più bravi della classe (ma non solo loro) a passare soluzioni, versioni e nozioni varie? Sembrano prevalere le linee della collaborazione e della bontà: il 43% ritiene da egoisti non far copiare chi gli è a fianco. E un altro 39% è pronto a farlo ma si riserva la facoltà di selezionare il beneficiario dell’aiutino; un privilegio che toccherà solo a chi se lo è meritato. Solo il 18% pensa sia troppo pericoloso suggerire durante la maturità. Numeri che potrebbero essere addirittura più alti se non ci fosse ‘l’effetto esame’: in condizioni normali la quota di chi permette di copiare sale al 56% e la paura di essere beccati scende al 5%.Marcello Gelardini
Vuoi rimanere sempre aggiornato? Iscriviti al nostro gruppo Maturità - Io ce la posso fare