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nuova maturità non sarà più facile

L’esame di maturità non sarà più facile” chiarisce la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, in audizione nelle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato in merito alla legge delega della Buona scuola che cambierà la maturità.

Fedeli così prende parola contro le polemiche che si stanno propagando nelle ore successive alla comunicazione del contenuto della riforma che riguarda l'esame di Stato. Infatti, la riduzione delle prove scritte da 3 a 2, con l'abolizione della terza prova (anche chiamata "quizzone") ha fatto pensare a molti che l'esame diventerà sempre più una formalità. Ma la ministra precisa che non sarà così e svela un particolare importante sulla seconda prova.

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Seconda prova: sarà multidisciplinare

Certo, si sono ridotte a due le prove – ha aggiunto – ma la seconda potrà essere multidisciplinare. L’esame sarà così più semplice nelle modalità, ma questo non vuol dire più facile”. Dalle parole della ministra sembra proprio che le prove d'esame, pur ridotte di numero, "compenseranno" la mancanza del quizzone facendosi più complesse. Eppure la seconda prova era già da tempo l'incubo dei maturandi. In particolare, lo è per i ragazzi dello scientifico che ogni anno attendono con terrore il momento dell'uscita delle materie, per l'eventualità che esca Fisica. Nella nuova maturità, stando alla frase del ministro, la seconda prova testerà la competenza in più materie, pur essendo la traccia focalizzata su quella di indirizzo scelta annualmente dal ministero.

Esame di Stato più difficile?

Non so dire se sarà più difficile, e non mi interessa. Non è questo il punto. Quello che mi pare importante – ha concluso la ministra – è il processo di valutazione cambierà nell’approccio”.

Carla Maria Ardizzone