
Nel corso della giornata di ieri il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha finalmente comunicato quali saranno le materie oggetto della seconda prova della Maturità 2025. Nel comunicato del ministro Valditara ha ribadito una novità, contenuta nel recente nuovo regolamento sulla condotta, che riguarda l’elaborazione di una tesina, che dovrà poi essere discussa durante il colloquio orale.
Ma chi sono gli studenti che la dovranno redigere? E come funziona questa novità?
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Maturità 2025, chi deve fare la tesina
Questa novità della Maturità 2025 interessa solo alcuni dei maturandi. Gli studenti che al termine del secondo quadrimestre abbiano riportato un voto in condotta pari a 6, in aggiunta alle tre prove d'esame previste, dovranno redigere anche un elaborato in merito a tematiche di cittadinanza attiva e solidale.
Come funziona la tesina
A fronte di questo elemento non da poco, sono molte le domande che gli studenti si sono posti: come si sceglie il tema della tesina? Come funziona la discussione? E così via.
Le risposte a questi interrogativi sono contenute tutte all’interno della nota ministeriale.
L’elaborato dovrà riguardare un argomento di cittadinanza attiva e solidale che verrà assegnato allo studente direttamente dal consiglio di classe. Il candidato dovrà esporre la tesina di fronte alla commissione durante il colloquio orale.
Le nuove regole sulla condotta
La tesina di cittadinanza rivolta a chi ha 6 in condotta non è propriamente una novità. La misura è contenuta nella legge n.
150 in materia di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”. La legge prevede che tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, che alla fine dell’anno abbiano riportato una valutazione pari a 6 in condotta, debbano presentare una tesina su un tema di educazione civica.
L’elaborato andrà presentato prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, mentre i maturandi dovranno discutere quanto scritto in sede d’esame.
Non è la sola novità della riforma sulla condotta che può avere un risvolto sulla Maturità: chi ha meno di 9, intatti, potrebbe avere una decurtazione di un punto sui crediti scolastici massimi ottenibili, come spieghiamo qui.