
Si tratta dei numeri che riguardano gli esiti delle prove di Giugno appena pubblicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La vera selezione avviene prima che si compia il rito di passaggio dell’esame, ovvero in fase di ammissione oppure negli anni precedenti. Gli ammessi infatti non sono il “novantanove virgola”, ma un po’ di meno: il 96,3% degli studenti scrutinati ha potuto sostenere l’esame, e anche su questo non ci sono stati grandi cambiamenti visto che nell’anno scolastico 2021/2022 era stato il 96,2%.
Meno voti alti, si gonfia la schiera dei voti sotto all’80/100
Non solo diminuiscono i 100 e lode, ma calano anche le studentesse e gli studenti che si sono diplomati con una votazione di 100 - sono il 7,3%, rispetto al 9,4% di un anno fa - e diminuiscono le votazioni comprese tra 91 e 99 (da 15,1% a 11,5%), e quelle comprese tra 81 e 90 (dal 21,1% del 2022 al 18,3% del 2023). Come matematica vuole, se la quota di bravissimi scende, sale quella di chi arranca un po’ di più a scalare la vetta delle votazioni eccellenti. Aumenta perciò la percentuale di diplomati nella fascia 71-80, passando da 27,1% dell’anno scorso a 29,2%, e quelli nella fascia 61-70 (che vanno dal 20,1% al 26%). Gli studenti diplomati con 60 sono il 5%: l’anno scorso erano il 4,1%.
Puglia e Calabria, fucine di diplomati eccellenti
A ottenere la lode, fa sapere il MIM sono in totale 13.414 studenti. Interessante è segnalarne la distribuzione nel nostro Paese: in percentuale le regioni che registrano il più alto numero di diplomati con lode sono la Puglia e la Calabria (con il 5,6%). Seguono l’Umbria (4,7%), il Molise e la Sicilia (entrambe con il 4,2%). Le differenze riguardano anche gli indirizzi scolastici. Sono i licei, come ogni anno, a guadagnarsi la palma dei primi della classe. Qui il 4,2% degli studenti ha ottenuto la lode, anche se in calo rispetto al 5,1% dell’anno scorso, e il 9,4% dei candidati ha raggiunto il 100. Il 13,8% se l’è cavata con un voto tra 91 e 99. Il Classico si conferma al primo posto per numero di diplomati con lode (7,8%), seguito dal Liceo Europeo (7,1%) e dal Liceo Internazionale (6,3%). Negli indirizzi Tecnici a conseguire la lode è stata una percentuale ben minore, cioè l’1,4% delle ragazze e dei ragazzi, mentre il 5,4% ha ottenuto 100. Nei Professionali ottiene la lode lo 0,6% dei candidati.
In terza media bocciare non è contemplato
Trend sostanzialmente simili per l’esame conclusivo del primo ciclo. Come lo scorso anno, il 99,9% delle ragazze e dei ragazzi ammessi ha superato l’esame, e in ben due regioni si registra il 100% di promossi: Molise e Umbria. Il 5,5% dei candidati a livello nazionale ha ottenuto la lode (in calo rispetto al 5,9% dell’anno scorso). Sul podio, guardando i valori in percentuale, ci sono Calabria, Puglia e Campania. Il 19,5% è uscito con 9, il 26,8% è uscito con 8. Nella secondaria di primo grado il tasso di ammissione all’Esame finale è stato ben del 98,6% (l’anno scorso era del 98,5%,).
Alle superiori tanti promossi e pochi bocciati. Ma 1 su 5 dovrà recuperare il debito
Concluso il capitolo esami, uno sguardo agli esiti degli scrutini delle classi intermedie nelle scuole superiori può regalare qualche curiosità. La tendenza a non fermare gli studenti si conferma: il 76,2% delle studentesse e degli studenti è stato ammesso alla classe successiva, quando l’anno scorso era stato il 75,8%. Il 5,6% delle ragazze e dei ragazzi dovrà ripetere l’anno scolastico, dato in lieve flessione rispetto all’anno scorso quando i non ammessi sono stati il 6,2%. E i sospesi in giudizio? Mica pochi: gli studenti che dovranno recuperare almeno un’insufficienza sono il 18% (l’anno scorso erano il 17,9%).Il debito scolastico rimane in questo senso l’”ultimatum” preferito da parte degli insegnanti, mentre bocciare rappresenta invece l’ultima spiaggia. Ben uno studente su cinque, anche quest’anno, dovrà quindi dimostrare di meritarsi questa seconda chance.