
Il dibattito sulla Maturità 2022 è entrato ormai nel vivo; e mentre gli studenti chiedono a gran voce di sostenere un Esame di Stato uguale a quello dello scorso anno, c’è chi, dal mondo della politica, sottolinea come questa sia una scelta che possa ripercuotersi sul livello d’istruzione degli alunni italiani.
Sta facendo molto discutere in queste ore la dichiarazione del sottosegretario all’istruzione, Rossano Sasso, che non risparmia parole dure per gli studenti che “lamentano la mancanza di investimenti ma ignorano i bandi del PNRR” ma anche per una parte delle istituzioni, secondo lui troppo “accomodante” nei confronti dei giovani.-
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Maturità 2022, Rossano Sasso: "disimpegno rischio generazionale"
E così, in un post diffuso tramite il proprio canale Facebook, il sottosegretario leghista ha provato a ragionare sulla situazione, delineando uno scenario nefasto per il futuro degli studenti: “La nostra società, già permeata dal disimpegno creato dal mito del reddito di cittadinanza, sta appunto conoscendo un nuovo rischio generazionale, quello del disimpegno nell'istruzione e nella formazione. La scuola italiana in verità non è nuova al 6 politico o ai 18 presi nelle università occupate, con tutti i disastri che ne sono conseguiti. Accade sempre più di rado che uno studente venga bocciato: ormai il valore catartico dell'insuccesso si è perso a beneficio di una poco pedagogica pacca sulla spalla”, dice ancora Rossano Sasso.