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Maturità 2021, l'incubo dell'ultimo mese in presenza:
Ormai tra poco più di un mese inizierà la maturità 2021, quest’anno composta solo da un orale svolto in presenza. Gli effetti della Dad cominciano a farsi sentire e dopo il rientro (quasi totale) in classe dei maturandi, i problemi non sono stati pochi.
Tra le criticità più evidenti, troviamo sicuramente la mole di studio: molti professori durante la didattica a distanza hanno assegnato compiti “extra” e i ragazzi che ora sono rientrati in aula non riescono a stare al passo.

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Lo sfogo di oggi ci arriva da una maturanda che si appresta ad affrontare l’ultimo mese di scuola. Dal suo messaggio si capisce quanto la situazione sia diventata insostenibile, sia per lei sia per i suoi compagni. Nel suo sfogo, ci racconta quanto i professori stiano assegnando verifiche e interrogazioni sfruttando l’ultimo mese di scuola, non curandosi di tutti i compiti e le ricerche che avevano assegnato in Dad. Da non dimenticare inoltre, il fatto che quest’anno i maturandi dovranno preparare un elaborato in forma scritta da consegnare entro il 31 maggio. Queste settimane quindi, come ci racconta questa studentessa, sembrano essere pesanti e infinite. Vediamo quale è stato il suo messaggio.

“Ciao, sono una maturanda. Sono sfinita. Sono proprio arrivata al limite e sono preoccupata per la mia salute mentale e fisica,ma soprattutto per l'esame. I professori stanno continuando a riempirci di roba (per carità, è normale che in quinta pretendano di più, ma ora stanno proprio esagerando). A inizio aprile, quando eravamo ancora in DAD, ci hanno dato da preparare una decina di ricerche e lavori scritti piuttosto lunghi entro il 30 con la scusa "tanto siete a casa e non sapete cosa fare". Poi una settimana dopo siamo tornati in presenza e ovviamente tutti questi lavori che portavano via tempo non sono stati tolti,ma anzi i professori hanno subito fatto a gara per prenotarsi un posto per le verifiche e le interrogazioni, come se fossimo all'asta. Oggi, dopo un mese, la situazione non è cambiata,abbiamo mille verifiche e interrogazioni una dietro l'altra e un elaborato da scrivere. Secondo loro così riusciamo a studiare bene? Riusciamo a prepararci al meglio per un esame? No e no, ci appiccichiamo solo le nozioni in testa giusto per prendere un voto mediocre alla verifica. Facendo così stanno togliendo tutto ciò che c'è di bello e piacevole nello studio. Stanno togliendo la voglia di studiare per piacere e secondo me è la cosa più brutta. Lo studio non dovrebbe essere un peso, dovrebbe essere piacevole. Inoltre, studiando in questo modo, non ci ricorderemo niente da qui all'esame e dovremo rifare tutto.
Quindi io mi chiedo che senso abbia. Siamo in piena pandemia da più di un anno,siamo stanchi e stremati. lo ho iniziato pure a soffrire di insonnia e di crisi d'ansia. Non si può continuare così, siamo esseri umani anche noi e, come è stato pesante per i professori vivere un anno chiusi in casa, lo è stato anche per noi. Anzi soprattutto per noi,perché ci siamo ritrovati bloccati a 18 anni, quando a questa età si vorrebbe fare tutt'altro che stare sul divano di casa o davanti al computer. Quindi io vorrei chiedere ai professori di mettersi nei panni di noi ragazzi: gli farebbe piacere essere trattati in questo modo?”