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maturità 2020 solo commissari interni?

La scorsa notte il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato l’estensione delle misure di contenimento del Coronavirus su tutto il territorio nazionale. La decisione riguarda anche le scuole e le università: le attività didattiche sono quindi sospese fino al 3 aprile in tutto il Paese.

Ad essere preoccupati maggiormente sono gli studenti al quinto anno che a giugno dovranno affrontare gli Esami di Stato: sono ancora incerte le dinamiche e non si conoscono ancora i provvedimenti che da Viale Trastevere metteranno in campo per garantire l’adempimento della Maturità Venti Venti. Ci sarà solo una prova orale? E i commissari saranno solo esterni? Ecco tutte le ipotesi

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C’è molta tensione nell’aria dopo la decisione di estendere la chiusura delle scuole fino al 3 aprile in tutto il territorio nazionale. Nelle ultime ore la ministra Azzolina, in un post su Fb, ha dichiarato: “È una misura dolorosa ma necessaria, che condivido. Mi impegno a stare ancora più vicino a studenti e personale scolastico. Andremo avanti affrontando insieme questa emergenza. Le attività si sospendono ma #lascuolanonsiferma”. Dal Miur, pertanto, non sono ancora pervenute novità circa il piano emergenza per la maturità 2020. Nel frattempo, dopo le petizioni organizzate online per cambiare l’esame di Stato, si ipotizza che per la Maturità Venti Venti avrà solo commissioni interne per limitare gli spostamenti e per andare incontro a tutti i maturandi. Come già ribadito, il Miur non si è ancora pronunciato e l’unica cosa da fare è attendere e aggiornare il sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione.

Esami di Stato: si farà solo l’orale?

Un’altra ipotesi potrebbe essere che la Maturità 2020 avrà il solo esame orale, come già accaduto per le scuole colpite dal sisma. La chiusura delle scuole e l’eventuale prolungamento delle lezioni a giugno potrebbe far slittare le prove scritte e darebbe l’accesso diretto all’esame orale. Al momento non si sa se ci sarà un’altra estensione temporale delle misure di contenimento e se le scuole rimarranno chiuse oltre il 3 aprile. Per ora bisogna aspettare nuove direttive e rispettare questo momento di responsabilità. Anche la ministra Azzolina condivide le parole del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “La rinuncia che ciascuno di noi è chiamato a compiere è determinante per il benessere di tutti. Se tutti rispetteremo le regole indicate, il Paese potrà rialzare presto la testa”.