
Era uno tra i momenti più attesi dai quasi 500mila studenti che, a giugno prossimo, dovranno affrontare per primi la nuova maturità. Il ministero dell’Istruzione, a pochi mesi dal via, ha finalmente diramato i quadri di riferimento per la predisposizione e lo svolgimento delle prove scritte dell’esame di Stato 2019.
In pratica, le indicazioni in base alle quali verranno elaborate le tracce, nonché le regole generali per la valutazione da parte delle commissioni. Ma come avranno digerito le novità gli studenti? Il sito Skuola.net lo ha chiesto a 500 di loro. E le risposte, ve lo diciamo già, non sono proprio incoraggianti.
Maturità 2019, incubo doppia materia al secondo scritto
A preoccupare i maturandi è soprattutto la seconda prova. Se venisse preso alla lettera quanto scritto nel decreto ministeriale appena pubblicato, per loro si potrebbero aprire scenari quasi apocalittici: Latino e Greco assieme al liceo Classico, unione di Matematica e Fisica allo Scientifico, doppia lingua al liceo Linguistico. Giusto per fare qualche esempio. E gli studenti non l’hanno presa per niente con sportività: quasi la metà del campione (46%) già immagina che la seconda prova sarà sicuramente più difficile di quella appena mandata in pensione, il 34% per il momento si mantiene neutro (aspettando ulteriori dettagli), solo il 20% sostiene che sarà più facile (ma forse è un auspicio).
Educazione civica e Alternanza scuola-lavoro: l’orale è una corsa a ostacoli
Ma c’è un altro capitolo che agita i sonni dei maturandi: l’esame orale. Solo a inizio ottobre, con l’ultimo anno già iniziato, hanno appreso in via ufficiale che dal colloquio scomparirà la tesina (ciambella di salvataggio per tanti studenti) e che sarà previsto invece uno spazio per la relazione sull’alternanza scuola lavoro. Tradendo le speranze dei tanti ragazzi (il 70% degli intervistati) che, dopo lo stop all’obbligatorietà dell’alternanza come requisito per l’accesso all’esame finale, immaginavano sparisse anche dalle prove di Maturità. Per non parlare delle domande su Cittadinanza e Costituzione. La decisione è definitiva, peccato che il 57% non si senta preparato a un’eventualità del genere: solo il 43%, infatti, sta trattando questi temi a scuola.