
Luciano di Samosata, grande protagonista dello scritto di greco di questa Maturità 2014. L'autore era già uscito nel 2008 e oggi è tornato a mettere alla prova i maturandi con un brano sull'ignoranza tratto dallo scritto "Del non credere facilmente alla calunnia". Luciano è un autore tradotto frequentemente al liceo classico, probabilmente per questo negli ultimi 40 anni circa di esami di maturità, insieme a Plutarco e Platone, è l'autore più frequentemente scelto dal Ministero dell'Istruzione per l'esame di Stato. Proprio per questo motivo, anche quest'anno era era facilmente prevedibile. Nei giorni precedenti alle prove, infatti, Skuola.net aveva anticipato la possibilità che uscisse proprio questo autore. Ma com'era questa versione? L'abbiamo chiesto al tutor di Skuola.net che afferma: "Non era una versione troppo difficile".
UNA VERSIONE DI MEDIA DIFFICOLTA' - Secondo il tutor di Skuola.net Antonio Cerulo, la versione non era nè difficile nè facile, di media difficoltà. Nessun grande ostacolo, quindi, per i maturandi classici che si sono ritrovati davanti un brano di Lucilio tratto dallo scritto "Del non credere facilmente alla calunnia" che, come sostiene il tutor, "è un'opera minore di Luciano, non molto conosciuta".
IL PASSO PIU' DIFFICILE - Secondo il tutor di greco di Skuola.net Antonio Cerulo, il passo più difficile della versione era nella parte centrale, dove "un participio perfetto era molto distanziato rispetto al soggetto di riferimento, rivelando una composizione del periodo piuttosto complessa". L'unica arma degli studenti rispetto a questo tipo di difficoltà, secondo il tutor, è "una buona conoscenza delle regole grammaticali".
MA DI COSA PARLIAMO? - La versione parla di come l'ignoranza rende gli uomini ciechi, rendendoli incapaci di vedere la realtà, e non permette loro di distinguere tra verità e calunnia, generatrice di rovina per l'uomo. Nell'opera da cui è tratta la versione, Luciano spiega con molta ironia come difendersi dai calunniatori, che passano la vita ad infangare la reputazione degli altri e vengono descritti dall'autore come autentici sicari intelligenti e silenziosi.
IL SAPERE, MIGLIOR DIFESA - Il tutor di greco Antonio Cerulo definisce l'argomento interessante, "la versione è un invito etico" al sapere come forma di difesa verso ogni mistificazione della realtà, così importante nei tempi moderni. Un sottinteso messaggio agli studenti, che lasceranno le scuole superiori per entrare finalmente nel mondo degli adulti, a continuare ad informarsi e a curare il proprio bagaglio culturale?
Carla Ardizzone