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Manca poco all’uscita delle materie della maturità 2017. Per la prima prova non ci sono dubbi: ci sarà Italiano. Ma quest’anno la vigilia è animata da un’ipotesi che si sta facendo strada nelle ultime settimane: allo scientifico potrebbe uscire Fisica come materia di seconda prova.

Sarebbe una novità assoluta. E non essendoci precedenti, l’interrogativo di queste ore è uno: come la prenderebbero i maturandi. Qualche indizio ce l’abbiamo già: le proteste che da Nord a Sud si stanno levando contro uno scenario del genere sono segnali di paura.

Su Fisica i maturandi si dividono a metà

Eppure, osservando i dati di un sondaggio di Skuola.net, i numeri non confermano le sensazioni. La metà dei 3mila ragazzi del quinto anno di liceo scientifico intervistati, infatti, dice di non avere comunque paura se dovesse uscire Fisica alla maturità 2017. Non sappiamo se i coraggiosi siano effettivamente tali oppure non hanno la minima percezione di cosa li potrebbe aspettare se dovessero affrontare un compito del genere. E comunque, c’è un'altra metà di studenti che vive con terrore la vigilia dell’annuncio del Miur. Maturandi che, per esorcizzare la paura, hanno voluto affidare al web la loro supplica alla ministra Fedeli.

Dubbi sull’utilità di fisica alla maturità

Si trova un po’ di tutto. C’è chi la butta sul drammatico e dice: “La prego caro ministro abbia pietà di noi che non è cosa nostra. State rovinando una generazione di maturandi. Qualcun altro tenta di argomentare, con tono polemico, affermando che “la Fisica nella realtà non serve più di tanto. Dopo la maturità certe materie non servono più, vorrei sapere a noi a cosa serve nella vita?”. Altri ancora vanno subito al sodo chiedendo “perché non mi mettete 80 e leviamo le tarantelle di mezzo? Tanto tra Matematica e Fisica la difficoltà è la stessa”.

Troppe poche ore di fisica durante l’anno

I più sintetici dicono “non siamo pronti”, i più loquaci ritengono lo scritto di Fisica “troppo difficile per le conoscenze che ci sono state impartite in questi 5 anni”, che “le ore di Fisica rispetto alle ore di Matematica sono inferiori e perciò vi è una preparazione meno completa, che “tre ore a settimana sono poche per sostenere un esame ministeriale”. C’è addirittura chi si trasforma in difensore della Matematica“la base fondamentale dello scientifico” - pur di evitare il compito di Fisica.

Le suppliche degli studenti tra ironia e disperazione

Qualcuno consiglia di “rimandare all’anno prossimo (quando debutterà la nuova maturità) visto che l'esame sarà notevolmente più facile”. Un ragazzo già immagina che, con Fisica alla maturità, “la metà dei fogli della nostra scuola rimarrebbe in bianco”. Un altro butta le mani avanti e sostiene che “se non sono in grado di svolgerla i professori, come potremmo esserlo noi studenti? Peraltro che senso ha imparare centinaia di formule a memoria?”. Non mancano gli apocalittici (“sarà un’ecatombe”) e quelli dal tono tragico (“se lo fai mi suicido”). Chi scherzosamente tenta la carta della minaccia (“ti buco le ruote della macchina”) e chi quella della pietà (“spero si mettano una mano sulla coscienza”).

Il messaggio dalle zone terremotate

Anche se la sintesi di tutto potrebbe essere questo messaggio: “Signora ministro, non solo temo che esca Fisica agli esami ma, in quanto sono maturando in una delle zone terremotate, temo l'esame vero e proprio poiché abbiamo saltato quasi un mese di scuola solo per il terremoto, senza contare i giorni saltati per cause metereologiche. La prego di attivarsi nei nostri confronti. Grazie mille”. La ministra Fedeli si è già pronunciata in merito, assicurando a tutti gli studenti in difficoltà per i terribili eventi legati al sisma che si farà in modo che non ripetano l'anno. Ma questo appello rappresenta una motivazione più forte di qualsiasi altra per convincere il ministero a rimandare ancora.

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