Carla Ardizzone
Autore
Guida Maturità

La Maturità 2026 porta in dote una riforma che ridisegna calendario, orale, commissioni e punteggi.

Le date degli scritti slittano al 18 e 19 giugno, giovedì e venerdì, l’orale viene rimodellato su quattro materie scelte dal MIM e diventa impossibile presentarsi e tacere, perché la “scena muta” comporta la bocciatura immediata. Si rivedono anche i bonus, che scendono a 3 punti, e resta centrale il peso dei crediti del triennio sul voto finale. 

In questa guida trovi tutto ciò che serve per orientarti: dalle novità normative ai voti, fino alle modalità di svolgimento delle prove. 

Indice

  1. Le novità della Maturità 2026
    1. Un orale riformato: niente più “scena muta” e focus su quattro materie
    2. Commissioni ridotte a cinque membri e compensi più alti
    3. Fine dello spunto iniziale: i percorsi scuola-lavoro entrano nel merito
    4. Educazione civica torna stabilmente al centro della valutazione
    5. Punteggi e bonus: cambia la soglia per ottenere il massimo
    6. Date anticipate e possibile slittamento degli orali
  2. Calendario Maturità 2026: date e orari da segnare
    1. Prove INVALSI di Maturità
    2. Esami di Maturità 2026: Notte prima degli esami
    3. Inizio esami di Maturità 2026 e prove scritte
    4. Calendario e date orali Maturità 2026
  3. Guida alle prove di Maturità 2026
    1. Prima prova di Maturità 2026
    2. Seconda prova di Maturità 2026
    3. Colloquio orale Maturità 2026
  4. Voto finale Maturità 2026
  5. Quando e come sarà pubblicato il voto di Maturità 2026

Le novità della Maturità 2026

Sono tante le novità di quest’anno che impattano l'esame da diversi punti di vista, dall'impianto dell'orale alla composizione delle commissioni, fino al voto. Ma partiamo dal primo cambiamento che salta all'occhio: non si chiamerà più esame di Stato, ma si ritorna alla denominazione di un tempo, ovvero "esame di Maturità"

Passiamo in rassegna, adesso, i cambiamenti dell'esame di giugno 2026.

Un orale riformato: niente più “scena muta” e focus su quattro materie

La riforma interviene sul colloquio in maniera esplicita. L’orale, tecnicamente già previsto in passato, diventa obbligatorio nella sostanza, perché non sarà più possibile presentarsi e tacere contando sui punti già ottenuti con le prove scritte e il credito scolastico.

Chi si presenta e non sostiene attivamente il colloquio – rimanendo in silenzio senza giustificazione – verrà bocciato, a prescindere dal resto. È la chiusura definitiva della stagione della “scena muta”.

Il contenuto della prova cambia altrettanto: il colloquio non verterà più su collegamenti interdisciplinari liberi, ma su quattro materie specifiche, scelte ogni anno dal MIM per ciascun indirizzo. La selezione è attesa entro fine gennaio, in parallelo con l’uscita delle discipline della seconda prova.

In questo schema rinnovato, Educazione civica e percorsi scuola-lavoro pesano stabilmente nella valutazione.

Commissioni ridotte a cinque membri e compensi più alti

La struttura della commissione cambia: da sette a cinque membri – due interni, due esterni e un presidente. Questa semplificazione, voluta per rendere la macchina d’esame più sostenibile, libera risorse economiche che vengono destinate all’aumento dei compensi dei docenti impegnati negli esami.

Fine dello spunto iniziale: i percorsi scuola-lavoro entrano nel merito

Scompare del tutto lo spunto di avvio, cioè la traccia casuale con cui negli ultimi anni si apriva il colloquio. La riforma elimina l’elemento di sorteggio e rafforza la centralità dei Percorsi di formazione scuola-lavoro (nuova denominazione dei PCTO), che diventano un asse portante del dialogo con la commissione.

Educazione civica torna stabilmente al centro della valutazione

I contenuti relativi alla Costituzione, alla cittadinanza e all’ambiente diventano parte organica del colloquio. Non più un semplice richiamo episodico, ma un criterio pieno nella valutazione finale.

Restano invece invariati gli effetti delle prove INVALSI: i risultati compaiono nel curriculum dello studente dopo la pubblicazione degli esiti, ma non influenzano il voto e non possono essere usati dalla commissione durante la correzione.

Punteggi e bonus: cambia la soglia per ottenere il massimo

La griglia dei punteggi rimane quella tradizionale (40 crediti, 20 punti per ciascuna prova), ma subisce un aggiustamento rilevante il sistema dei bonus.

Il bonus massimo scende da 5 a 3 punti, assegnabili solo agli studenti che raggiungono almeno 90/100 sommando scritti, orale e credito. 

Date anticipate e possibile slittamento degli orali

La prima e la seconda prova si terranno il 18 e 19 giugno 2026, ovvero giovedì e venerdì, un giorno più tardi rispetto alla tradizionale scansione mercoledì-giovedì.

Il cambiamento sembra minimo, ma potrebbe generare un differente ritmo della macchina d’esame: in molti istituti, infatti, l’avvio dei colloqui potrebbe scivolare di qualche giorno rispetto alle abitudini degli anni precedenti. Una conseguenza probabile, ma ancora da verificare nella pratica.

Calendario Maturità 2026: date e orari da segnare

La Maturità 2026 inizierà il 18 giugno alle 8:30, con la prima prova scritta: il tema di italiano. Gli studenti avranno a disposizione 6 ore per completare la prova. Il giorno successivo, il 19 giugno, si svolgerà la seconda prova, che varierà in base all'indirizzo di studio.

Infine, l’ultimo step dell’esame di Stato sarà quello del colloquio orale, che andrà in scena dopo le prove scritte, a seconda dei calendari concordati dalle specifiche scuole. La prima data utile per i colloqui, in ogni caso, corrisponde al lunedì successivo, quindi al 22 giugno 2026. I maturandi verranno “interrogati” in ordine alfabetico, ma sempre a partire dalla lettera estratta dalla commissione.

Le prove INVALSI 2026 sono un requisito indispensabile per l'accesso alla Maturità: anche se non influiscono sul voto finale, è necessario sostenerle per poter essere ammessi all'esame di Stato. I test standardizzati di Italiano, Matematica e Inglese si tengono dal 2 al 31 marzo (le classi campione dal 2 al 6 marzo). Per gli assenti, è prevista una sessione suppletiva, in programma dal 21 maggio al 5 giugno.

Ogni esame Maturità che si rispetti porta con sé una Notte prima degli esami: la data della notte bianca più temuta e amata di tutti i tempi è quella tra il 17 e il 18 giugno 2026, un mercoledì.

Come detto, gli esami inizieranno con la prima prova il 18 giugno 2026, alle 8:30.

La seconda prova si svolgerà il 19 giugno dalle 8:30.

Per quanto riguarda l’ordine dei candidati che dovranno presentarsi al colloquio, sarà la commissione, durante la sessione plenaria, a estrarre tramite sorteggio la classe da cui si partirà e, in seguito, la lettera che corrisponde all’iniziale del cognome del candidato a cui toccherà l’amara sorte di dare il via ai colloqui.

Da quella lettera si procede in ordine alfabetico secondo un calendario degli esami orali di Maturità che vi sarà comunicato dopo la riunione plenaria attraverso il registro elettronico.

Guida alle prove di Maturità 2026

La prima prova scritta è orientata a valutare le competenze degli studenti nella lingua e nella letteratura italiana. Le sette tracce totali, che possono essere di ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico, saranno divise in tre tipologie di prove:

  • Tipologia A – Analisi del testo (due tracce): la prova proporrà un brano con domande di comprensione del testo seguita poi dalla richiesta di analisi e commento. Gli autori proposti faranno parte di tutti gli scrittori che hanno operato dall'Unità d'Italia ad oggi.

  • Tipologia B – Testo argomentativo (tre tracce): La tipologia B è composta da un breve estratto su cui gli studenti dovranno produrre un testo, in cui il maturando sarà chiamato ad argomentare la propria tesi, confutando un'antitesi e arrivando a una sintesi finale. Possono esserci domande di comprensione del testo.

  • Tipologia C – Tema di Attualità (due tracce): Il tema di ordine generale o d'attualità chiede agli studenti di ragionare su problematiche del presente e vicine alla loro condizione, attraverso la produzione di un tema personale.

La prima prova di italiano ha una durata di 6 ore e sarà consentito adoperare il dizionario di lingua italiana. Il voto massimo è 20 punti.

La seconda prova della Maturità 2026 si basa su una o più materie di indirizzo stabilite dal Ministero dell'Istruzione con apposito decreto lo scorso gennaio 2026. Ogni traccia sarà elaborata dal Ministero dell'Istruzione e del Merito sulla base di quadri di riferimento, e chiederà al candidato di utilizzare le proprie competenze per risolvere problemi o richieste sulla base di ciò che ha imparato a scuola.

La durata della seconda prova varia a seconda dell'indirizzo e può andare dalle 4 ore fino a durare più giorni in caso di prove di laboratorio. Il voto massimo per la seconda prova di Maturità è fissato a 20 punti.

Il colloquio della Maturità 2026 assume una fisionomia più netta e strutturata rispetto agli anni precedenti. Non si apre più con il materiale sorteggiato dalla commissione, ma entra subito nel merito delle quattro materie scelte dal MIM per ogni indirizzo, che saranno comunicate a fine gennaio. È il cuore dell’esame: allo studente si chiede di argomentare, collegare, dimostrare padronanza disciplinare.

Una volta affrontato il blocco disciplinare, il colloquio si sposta sulla dimensione esperienziale. Il candidato deve presentare – con relazione, supporto digitale o semplice esposizione orale – il lavoro svolto nei Percorsi di formazione scuola-lavoro, che entrano stabilmente nel giudizio finale e possono diventare un’occasione per leggere il proprio percorso anche in chiave orientativa.

A seguire, spazio a Educazione civica, con i nuclei relativi a Costituzione, cittadinanza e ambiente trattati come contenuto vero e proprio della prova. La commissione può inoltre approfondire gli elementi presenti nel Curriculum dello Studente, incluse attività extrascolastiche, esperienze personali e competenze maturate fuori dall’aula.

La durata resta indicativa – tra i 40 e i 60 minuti – e modulabile in base alla complessità dell’esposizione.

Rimane anche l’obbligo dell’elaborato per chi ha ottenuto 6 in condotta, un testo critico sulla cittadinanza attiva che va discusso durante l’orale.

L’intera prova può assegnare fino a 20 punti, con una griglia ministeriale che dovrebbe ricalcare quella già in uso.

Penna e quaderno a righe

Voto finale Maturità 2026

Il voto finale della Maturità 2026 sarà composto dalla somma di quattro fattori: i crediti accumulati durante l’ultimo triennio, il voto della prima prova, il voto della seconda prova e il voto del colloquio orale. Insieme questi elementi formano il voto dell’esame di Stato 2026, che si calcola in centesimi.

Iniziando dai crediti, durante l'intero triennio ogni studente può conquistare un tesoretto di massimo 40 dei 100 punti totali del voto. Ma, come detto, può ambire al massimo soltanto se il voto in condotta è uguale o superiore al 9. In ogni caso, ciò vuol dire che il 40% del voto sarà deciso dal percorso svolto nel triennio, mentre il 60% sarà attribuito durante le due prove scritte e il colloquio orale.

Le prove, tra scritte e orali, della Maturità avranno tutte lo stesso punteggio:

  • 20 punti per la prima prova scritta

  • 20 punti per la seconda prova scritta

  • 20 punti per il colloquio orale

Inoltre, ci sono 3 punti bonus che possono essere assegnati dalla commissione d’esame ai candidati che hanno raggiunto un punteggio minimo di 90 punti. I punti extra possono essere assegnati tutti o solo in parte, a discrezione della commissione.

Il 100 e lode, il massimo dei voti, potrà essere assegnato dalla commissione d’esame se la lode è decisa con voto unanime da parte di tutti i professori, e potrà essere attribuita ai candidati che avranno raggiunto il massimo dei crediti durante il triennio, quindi che si presenteranno all’esame con 40 punti, e che poi avranno raggiunto il massimo punteggio nella prima, nella seconda prova e al colloquio, quindi 60 punti. Il tutto senza poter usufruire dei usufruire dei 3 punti bonus.

Quando e come sarà pubblicato il voto di Maturità 2026

Il voto di Maturità 2026, come abbiamo visto, si compone di diverse voci: crediti scolastici e punteggio delle prove d'esame. Mentre potrai venire a conoscenza del credito scolastico che ti è stato assegnato già dopo gli scrutini alla fine dell'anno scolastico - quelli in cui, per capirci, viene stabilito chi viene ammesso o non ammesso agli esami -, per quanto riguarda gli altri risultati, avrai il risultato delle prove scritte subito dopo aver svolto la seconda prova.

Non c'è un calendario nazionale per l'uscita dei quadri delle prove scritte, questo dipende dalle singole commissioni. Ma solitamente vengono pubblicati abbastanza velocemente, in un paio di giorni. L'ordinanza indica che devono essere pubblicati due giorni prima (escluse le domeniche e i festivi) della partenza dei colloqui orali.

Si procede poi ai colloqui orali, e alla fine di tutti i colloqui la commissione si riunirà per stabilire il voto finale, gli eventuali punti bonus e, in caso di massimo punteggio, anche la lode. Il voto sarà poi affisso su tabelloni e pubblicato sul registro elettronico.

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