Giulia.Onofri
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Maturità 2019, simulazione testo argomentativo: prima prova tipologia B articolo

Per spezzare la tensione dell’attesa della tanto temuta maturità 2019, il Miur ha diffuso pubblicamente due simulazioni della prima prova scritta di italiano, che riportano due testi argomentativi (Tipologia B).

I primi passi per approcciarsi al testo argomentativo

Al di là delle differenze di argomento, quello che accomuna le tracce è la struttura di analisi che le caratterizza: da una parte l’analisi, dall’altra il commento. Lo studente ovviamente sarà tenuto a fare entrambe le cose, avendo a disposizione 6 ore per completare il tema.
Non preoccupatevi troppo se non avete dimestichezza con le opere e i testi che vi troverete di fronte e non datevi per vinti perché l’analisi del testo si può comunque fare bene. Basta seguire le indicazioni e rispondere alle domande riportate ma sempre inserendole in un discorso ampio e che sappia appunto ‘argomentare’.
Le domande toccano i punti chiave di qualsiasi analisi del testo e quindi durante l’analisi il maturando dovrà tenere conto sia dei contenuti, sia della veste linguistica sia dell’argomentazione dei propri pensieri riguardo al tema trattato.
La prima regola è quindi: non rispondere mai ad una domanda secca e passare alla successiva facendo altrettanto e scomponendo così in risposte il testo…MAI! La capacità che è richiesta è piuttosto quella di riuscire a creare un collegamento fra le parti in un discorso ampio, generale e allo stesso tempo esaustivo e comprensivo di ogni cosa richiesta.
Solo così potrete dare dimostrazione alla commissione di saper svolgere al meglio la prova a tema argomentativo, avvalendovi anche dell’aiuto (consentito e fortemente consigliato) dell’uso del dizionario italiano per chi è madrelingua, e bilingue per chi non lo è.

Prima prova scritta, testo argomentativo, tipologia B: estratto da “Apocalittici e integrati” di Umberto Eco

La prima traccia è tratta da un brano del grande semiologo Umberto Eco, conosciuto da tutti forse per altre opere più famose.
Se la prima lettura forse non appare così immediata e difficile, ci si rende conto rileggendolo con attenzione che invece il testo non solo è comprensibile a tutti, ma tratta di un tema molto attuale per quasi tutti i giovani: la capacità di comporre e produrre musica.
Le domande nella sezione ‘Analisi’ sono mirate alla verifica della comprensione analitica e complessiva del testo e all’approfondimento sulle forme del testo.
Per ciò che riguarda il ‘Commento’ invece viene richiesto allo studente di individuare e spiegare il “ragionamento critico” dell’autore per poi argomentare il tema con le proprie “personali esperienze e conoscenze”. Ad una prima parte meramente testuale se ne richiede quindi un’altra soggettiva relativa all’esperienza, nel campo musicale, di ciascuno.

Qui la traccia:

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Prima prova scritta, testo argomentativo, tipologia B: “La fatica di leggere e il piacere della lettura” di Annamaria Testa

Questo brano tratto da un articolo di Annamaria Testa presenta dei concetti complessi e profondi redatti però in uno stile chiaro, conciso e massimamente espressivo ed efficace.
Anche per questa traccia la struttura del tema rimane invariata e lo studente nella prima parte dell’ ‘Analisi’ deve rintracciare i concetti chiave espressi dall’autrice e argomentarne la tesi senza dimenticare di individuarne le particolarità dello stile.
Nella seconda parte dello svolgimento del tema dedicata al ‘Commento’ invece ancora una volta allo studente sono richiesti approfondimenti personali che spieghino la sua posizione e la sua esperienza diretta in merito al discorso sulla lettura.

Esempio di soluzione simulazione testo argomentativo

Questo è un esempio di svolgimento della seconda traccia di testo argomentativo proposta dal Miur come esempio della prima prova.

Se l’origine e l’evoluzione della specie è un fatto del tutto naturale, il linguaggio scritto è una forma di comunicazione che gli esseri umani hanno sviluppato attraverso alcune tappe decisive disposte lungo una lunga linea temporale. L’idea, abbracciata e condivisa da Annamaria Testa, che questo non derivi da un istinto naturale ma sia un’acquisizione nata dalla necessità di interazione e appresa attraverso l’insegnamento, è figlia delle teorie di Darwin.
In questo senso allora, appare chiaro che se la capacità di comunicare è «naturale», la lettura è un’acquisizione artificiale che infatti si apprende tra i banchi di scuola assistiti dall'insegnante. Ed è proprio lì che è richiesto uno sforzo sia fisico che cognitivo per mantenere costantemente attive la concentrazione e l’attenzione.
Ma si sa che ad ogni fatica corrisponde un meritato riconoscimento che in questo caso risiede nel «piacere della lettura» per sé stessa: la rara capacità di sapersi abbandonare alle storie e all’immaginazione.
La fantasia è ciò che rende libera l’uomo dal peso delle cose, è ‘La leggerezza’ di cui parla Calvino nelle sue lezioni americane e che non si identifica con la «superficialità» ma permette di «planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore». Ecco in cosa consiste l’incantesimo della lettura.
Ma come tutte le cose più belle, anche il piacere della lettura è difficile da conquistare perché non è immediato ma scaturisce dalla fatica e dalla costanza ad ‘allenarsi’ a farlo giorno per giorno, e non solo attraverso lo studio. Leggere, apprendere e studiare non significa infatti soltanto “memorizzare informazioni per prendere un bel voto”; significa piuttosto capire, imparare a pensare e poi crescere.
L’ossimoro che appare sin dal titolo pone l’attenzione sulla ‘fatica’ da una parte e sul ‘piacere’ dall’altra chiarificando sin da subito come la lettura sia figlia di entrambi questi aspetti.
Perché se è così faticoso, ci educano a farlo sin da piccoli? La risposta è semplice ed è contenuta nella domanda: perché si tratta di un’educazione per l’appunto. Educare significa crescere non solo umanamente ma anche culturalmente. Leggere significa appunto sviluppare a poco a poco la propria humanitas.
E allora se è vero che, come diceva Umberto Eco, «la lettura è un’immortalità all’indietro» perché fa vivere tutte le vite che si incontrano fra le righe delle pagine e non solo la propria, vale la pena anche affaticarsi all’inizio.

Qui la traccia:

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Data pubblicazione 29 Dicembre 2018, Ore 15:41
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