Indice
Definizione di retta in forma implicita e forma esplicita
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Definizione 1 - Equazione in forma implicita della retta:
Siano dati tre numeri reali [math]a,b,c[/math]di cui almeno uno tra[math]b, c[/math]non nullo. Definiamo la retta come il luogo geometrico dei punti del piano[math] (x, y) [/math]tali che:detta equazione della retta in forma implicita.[math] ax+by+c = 0 [/math]
- Osservazione 1: Osserviamo che se consideriamo un numero reale [math] k [/math]non nullo, in simboli[math] k \neq 0 [/math], allora se[math] ax+by+c = 0 [/math]vale anche che[math] k(ax + by + c) = k \cdot 0 [/math], cioè che[math] akx+bky+ck = 0 [/math]. Ad esempio le equazioni[math] 3x+2y+1 = 0 [/math]e[math] 9x+6y+3 = 0 [/math]rappresentano due rette coincidenti perché la seconda si ottiene moltiplicando la prima per[math] k = 3 [/math]. Osserviamo quindi che esistono infinite forme implicite di una retta.
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Definizione 2 - Equazione in forma esplicita della retta:
Supponiamo che nell'equazione in forma implicita si abbia [math] b \neq 0 [/math]. Allora posso esplicitare la[math]y[/math]ottenendo:[math] ax+by+c = 0 \rightarrow by = -ax-c \rightarrow y = \frac{-a}{b}x - \frac{c}{b} [/math]. Equivalentemente posso scrivere la retta come:dove[math] y = mx + q [/math][math] m [/math]è detto coefficiente angolare e[math] q [/math]è detta ordinata all'origine. L'equazione scritta sopra è detta equazione della retta in forma esplicita.
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Osservazione 2: Visto che nell'equazione della retta in forma esplicita il coefficiente della [math]y[/math]è fissato pari a 1, per la retta in forma esplicita non vale un'osservazione analoga a quella fatta prima: per ogni determinata retta esiste al più una sola equazione in forma esplicita. Osserviamo inoltre che l'equazione in forma esplicita è detta, appunto, esplicita perché essa fornisce direttamente, senza bisogno di ulteriori calcoli, il valore di[math]y[/math]che viene associato ad una determinata[math]x[/math].
Per ulteriori approfondimenti sull'equazione della retta vedi anche qua
Rette particolari
Possiamo fare le seguenti osservazioni:
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Osservazione 3: Se nell'equazione della retta in forma implicita imponiamo [math] c = 0 [/math], o se equivalentemente poniamo nell'equazione della retta in forma esplicita[math] q = 0 [/math], otteniamo le equazioni:È facile verificare che, indipendentemente dai valori di[math] ax+by = 0 \rightarrow y = mx [/math][math]x, y[/math]il punto[math] O(0, 0) [/math]soddisfa entrambe le equazioni ottenute. Dunque esse rappresentano, la prima in forma implicita e la seconda in forma esplicita, una retta passante per l'origine del piano cartesiano. Nella figura in alto una tale retta è indicata in blu.
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Osservazione 4: È chiaro dall'equazione [math] y = mx [/math]che le rette passanti per l'origine si distinguono l'una dall'altra solo in base al coefficiente angolare[math] m [/math], che dunque ne indica la pendenza (in particolare se[math] m > 0 [/math]allora la retta sarà "ascendente", altrimenti se[math] m > 0 [/math]la retta sarà "discendente". Se in particolare[math] m = 1 [/math], allora anche i punti[math] (1,1), (2,2), ... (n,n) [/math]appartengono alla retta, che dunque divide il primo e il terzo quadrante in due parti uguali: essa è detta bisettrice del primo e terzo quadrante, e ha equazione[math] y = x [/math].
Analogamente se[math] m = -1 [/math], allora anche i punti[math] (-1, 1),(-2, 2), \dots, (-n, n) [/math]appartengono alla retta: essa divide il secondo e il quarto quadrante in due parti uguali, ed è quindi detta bisettrice del secondo e quarto quadrante. La sua equazione è[math] y = -x [/math]. -
Osservazione 5: Se nell'equazione della retta in forma implicita, poniamo [math] a = 0 [/math], o se equivalentemente poniamo nell'equazione della retta in forma esplicita[math] m = 0[/math], otteniamo le equazioni:Esse sono equazioni di primo grado nella sola[math] by = -c \rightarrow y = q [/math][math] y [/math], dunque esiste un solo valore che le risolve. Ciò significa che tutti i punti dei luoghi geometrici da esse descritti dovranno avere la stessa ordinata, cioè che essi formano una retta orizzontale. Il fatto che[math] m = 0 [/math]ci dice infatti che la retta ha pendenza nulla. Questa eventualità è rappresentata nella figura precedente da una retta rossa.
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Osservazione 6: Se accade contemporaneamente che [math]a=0, c=0[/math], ci troviamo allo stesso tempo sia nel caso di una retta orizzontale, sia in quello di una retta passante per l'origine: ciò significa che il luogo geometrico descritto deve per forza essere l'asse delle ascisse, che dunque ha equazione[math] y = 0[/math], ossia l'insieme di tutti i punti che hanno ordinata nulla.
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Osservazione 7: Consideriamo infine l'eventualità che si verifichi [math] b = 0[/math]. In questo caso, in virtù della definizione 2, le rette corrispondenti non hanno un'equazione in forma esplicita; quella in forma implicita è invece semplicemente[math] ax = c [/math]Con ragionamento del tutto analogo a quello svolto nel corso dell'osservazione 7, è lecito concludere che la retta risultante è verticale, cioè parallela all'asse delle[math] y [/math]. Questo spiega anche l'inesistenza dell'equazione in forma esplicita: il grafico di tale retta associa infiniti valori di[math]y[/math]a un solo valore di[math] x [/math]e dunque non si tratta di una funzione. Una simile retta è rappresentata in verde nell'immagine precedente.
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Osservazione 8: Ragionando come nell'osservazione 7, osserviamo infine che l'equazione dell'asse delle ordinate è necessariamente [math] x = 0[/math].
Per ulterioriapprofondimenti sul piano cartesiano vedi anche qua
Altro materiale di supporto
Videolezione sull'equazione della retta