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In questo appunto analizzeremo la definizione di retta nella geometria analitica, e in particolare come possiamo scrivere una retta all'interno del piano cartesiano. Ricordiamo che il piano cartesiano è l'insieme di tutte le coppie
[math] (x,y) [/math]
di numeri reali tali che
[math] x, y \in \mathbb{R} [/math]
.

Indice

  1. Definizione di retta in forma implicita e forma esplicita
  2. Rette particolari
  3. Altro materiale di supporto

Definizione di retta in forma implicita e forma esplicita

  • Definizione 1 - Equazione in forma implicita della retta: Siano dati tre numeri reali
    [math]a,b,c[/math]
    di cui almeno uno tra
    [math]b, c[/math]
    non nullo. Definiamo la retta come il luogo geometrico dei punti del piano
    [math] (x, y) [/math]
    tali che:
    [math] ax+by+c = 0 [/math]
    detta equazione della retta in forma implicita.
  • Osservazione 1: Osserviamo che se consideriamo un numero reale
    [math] k [/math]
    non nullo, in simboli
    [math] k \neq 0 [/math]
    , allora se
    [math] ax+by+c = 0 [/math]
    vale anche che
    [math] k(ax + by + c) = k \cdot 0 [/math]
    , cioè che
    [math] akx+bky+ck = 0 [/math]
    . Ad esempio le equazioni
    [math] 3x+2y+1 = 0 [/math]
    e
    [math] 9x+6y+3 = 0 [/math]
    rappresentano due rette coincidenti perché la seconda si ottiene moltiplicando la prima per
    [math] k = 3 [/math]
    .
    Osserviamo quindi che esistono infinite forme implicite di una retta.
  • Definizione 2 - Equazione in forma esplicita della retta: Supponiamo che nell'equazione in forma implicita si abbia
    [math] b \neq 0 [/math]
    . Allora posso esplicitare la
    [math]y[/math]
    ottenendo:
    [math] ax+by+c = 0 \rightarrow by = -ax-c \rightarrow y = \frac{-a}{b}x - \frac{c}{b} [/math]
    . Equivalentemente posso scrivere la retta come:
    [math] y = mx + q [/math]
    dove
    [math] m [/math]
    è detto coefficiente angolare e
    [math] q [/math]
    è detta ordinata all'origine. L'equazione scritta sopra è detta equazione della retta in forma esplicita.
  • Osservazione 2: Visto che nell'equazione della retta in forma esplicita il coefficiente della
    [math]y[/math]
    è fissato pari a 1, per la retta in forma esplicita non vale un'osservazione analoga a quella fatta prima: per ogni determinata retta esiste al più una sola equazione in forma esplicita. Osserviamo inoltre che l'equazione in forma esplicita è detta, appunto, esplicita perché essa fornisce direttamente, senza bisogno di ulteriori calcoli, il valore di
    [math]y[/math]
    che viene associato ad una determinata
    [math]x[/math]
    .

Per ulteriori approfondimenti sull'equazione della retta vedi anche qua

Rette particolari

Possiamo fare le seguenti osservazioni:

  • Osservazione 3: Se nell'equazione della retta in forma implicita imponiamo
    [math] c = 0 [/math]
    , o se equivalentemente poniamo nell'equazione della retta in forma esplicita
    [math] q = 0 [/math]
    , otteniamo le equazioni:
    [math] ax+by = 0 \rightarrow y = mx [/math]
    È facile verificare che, indipendentemente dai valori di
    [math]x, y[/math]
    il punto
    [math] O(0, 0) [/math]
    soddisfa entrambe le equazioni ottenute. Dunque esse rappresentano, la prima in forma implicita e la seconda in forma esplicita, una retta passante per l'origine del piano cartesiano. Nella figura in alto una tale retta è indicata in blu.
  • Osservazione 4: È chiaro dall'equazione
    [math] y = mx [/math]
    che le rette passanti per l'origine si distinguono l'una dall'altra solo in base al coefficiente angolare
    [math] m [/math]
    , che dunque ne indica la pendenza (in particolare se
    [math] m > 0 [/math]
    allora la retta sarà "ascendente", altrimenti se
    [math] m > 0 [/math]
    la retta sarà "discendente". Se in particolare
    [math] m = 1 [/math]
    , allora anche i punti
    [math] (1,1), (2,2), ...
    (n,n) [/math]
    appartengono alla retta, che dunque divide il primo e il terzo quadrante in due parti uguali: essa è detta bisettrice del primo e terzo quadrante, e ha equazione
    [math] y = x [/math]
    .
    Analogamente se
    [math] m = -1 [/math]
    , allora anche i punti
    [math] (-1, 1),(-2, 2), \dots, (-n, n) [/math]
    appartengono alla retta: essa divide il secondo e il quarto quadrante in due parti uguali, ed è quindi detta bisettrice del secondo e quarto quadrante. La sua equazione è
    [math] y = -x [/math]
    .
  • Osservazione 5: Se nell'equazione della retta in forma implicita, poniamo
    [math] a = 0 [/math]
    , o se equivalentemente poniamo nell'equazione della retta in forma esplicita
    [math] m = 0[/math]
    , otteniamo le equazioni:
    [math] by = -c \rightarrow y = q [/math]
    Esse sono equazioni di primo grado nella sola
    [math] y [/math]
    , dunque esiste un solo valore che le risolve. Ciò significa che tutti i punti dei luoghi geometrici da esse descritti dovranno avere la stessa ordinata, cioè che essi formano una retta orizzontale. Il fatto che
    [math] m = 0 [/math]
    ci dice infatti che la retta ha pendenza nulla. Questa eventualità è rappresentata nella figura precedente da una retta rossa.
  • Osservazione 6: Se accade contemporaneamente che
    [math]a=0, c=0[/math]
    , ci troviamo allo stesso tempo sia nel caso di una retta orizzontale, sia in quello di una retta passante per l'origine: ciò significa che il luogo geometrico descritto deve per forza essere l'asse delle ascisse, che dunque ha equazione
    [math] y = 0[/math]
    , ossia l'insieme di tutti i punti che hanno ordinata nulla.
  • Osservazione 7: Consideriamo infine l'eventualità che si verifichi
    [math] b = 0[/math]
    . In questo caso, in virtù della definizione 2, le rette corrispondenti non hanno un'equazione in forma esplicita; quella in forma implicita è invece semplicemente
    [math] ax = c [/math]
    Con ragionamento del tutto analogo a quello svolto nel corso dell'osservazione 7, è lecito concludere che la retta risultante è verticale, cioè parallela all'asse delle
    [math] y [/math]
    . Questo spiega anche l'inesistenza dell'equazione in forma esplicita: il grafico di tale retta associa infiniti valori di
    [math]y[/math]
    a un solo valore di
    [math] x [/math]
    e dunque non si tratta di una funzione. Una simile retta è rappresentata in verde nell'immagine precedente.
  • Osservazione 8: Ragionando come nell'osservazione 7, osserviamo infine che l'equazione dell'asse delle ordinate è necessariamente
    [math] x = 0[/math]
    .

Per ulterioriapprofondimenti sul piano cartesiano vedi anche qua

Altro materiale di supporto

Videolezione sull'equazione della rettaVideolezione di geometria analitica sulla retta

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