_antoniobernardo
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In quest'appunto troverai un approfondimento sulle proprietà dei triangoli rettangoli e un esempio di calcolo numerico inerente. Triangoli rettangoli: proprietà ed esempio di problema svolto articolo

Indice

  1. La geometria piana e i triangoli: principali proprietà e formule
  2. I triangoli rettangoli: le proprietà di cateti e ipotenusa
  3. Esercizio svolto e commentato sui triangoli rettangoli
  4. Svolgimento commentato

La geometria piana e i triangoli: principali proprietà e formule

La geometria è la parte della matematica che studia le figure attraverso l'utilizzo del piano cartesiano, ossia un sistema definito da due assi ortogonali in un centro all'interno del quale ogni punto è rintracciabile mediante le coordinate.

Tali coordinate sono dei valori numerici che corrispondono alla distanza del punto dall'asse

[math]x[/math]

e dall'asse

[math]y[/math]

.

Esistono più tipi di figure: la principale distinzione può essere fatta tra figure piane e figure solide. Le figure solide sono delle figure che si sviluppano in tre dimensioni e che presentano, quindi, altezza, larghezza e profondità. Esse possono essere caratterizzate da diverse grandezze: la superficie totale, la superficie laterale e il volume. Quest'ultimo rappresenta la parte di spazio racchiusa all'interno della superficie totale.
Gli elementi caratteristici di una figura solida sono le facce (ossia i poligoni che la compongono), gli spigoli (cioè i lati delle facce) e i vertici (ossia i punti in comune tra tre facce).

La geometria piana, tuttavia, si occupa esclusivamente delle figure piane, cioè delle figure che presentano soltanto altezza e larghezza. Esse possono essere divise in categorie a seconda del numero di lati e angoli di cui dispongono. Le grandezze calcolabili in questo caso sono due (perimetro e area) mentre gli elementi che caratterizzano una figura piana sono tre.

Il perimetro rappresenta la misura della lunghezza del contorno della figura e il suo valore è espresso in unità di lunghezza, mentre l'area rappresenta l'estensione della superficie, esprimibile mediante le lunghezze al quadrato. Gli elementi che invece caratterizzano una figura piana sono rispettivamente i lati (cioè i segmenti che costituiscono il bordo della figura), gli angoli e i vertici (cioè i punti di incontro tra segmenti).

I triangoli rettangoli: le proprietà di cateti e ipotenusa

I triangoli sono una sottocategoria speciale di figure piane che dispongono di tre lati e tre angoli. Le proprietà di tali elementi possono essere utilizzati come discriminante per la classificazione delle figure. Per quanto riguarda i lati, i triangoli possono suddividersi in:

  • triangoli equilateri, se presentano tre lati congruenti
  • triangoli isosceli, se sono presenti solo due lati congruenti
  • triangoli scaleni, aventi tutti i lati disuguali

mentre per quanto riguarda gli angoli abbiamo le seguenti categorie

  • i triangoli acutangoli, aventi solo angoli acuti
  • i triangoli ottusangoli, i quali dispongono di almeno un angolo ottuso
  • i triangoli rettangoli, che presentano un angolo retto

I triangoli rettangoli sono dei triangoli particolari poiché godono di alcune proprietà specifiche. Prima di tutto, i lati di un triangolo rettangolo si dividono in cateti e ipotenusa. L'ipotenusa è il lato più lungo del triangolo ed è posizionato di fronte all'angolo retto.
Nei triangoli rettangoli valgono una serie di teoremi che permettono di calcolare in modo più agevole la misura dei lati.
Il principale è il Teorema di Pitagora: esso permette di quantificare la lunghezza di un cateto o dell'ipotenusa avendo nota la lunghezza degli altri due lati.

Anche i teoremi di Euclide sono importanti. Il primo sancisce la proporzionalità tra l'ipotenusa e i cateti, mentre il secondo stabilisce la proporzionalità tra i cateti e la proiezione dei cateti sull'ipotenusa.

Esistono, inoltre, dei triangoli rettangoli particolari in cui è possibile stabilire a priori la lunghezza dei cateti e dell'ipotenusa. Se, infatti, un triangolo rettangolo presenta due angoli di

[math]45°[/math]

, esso è isoscele: in questo caso, l'ipotenusa può essere calcolata come

[math]ipot=c\sqrt{2}[/math]

mentre il cateto come

[math]c=\frac{ipot}{\sqrt{2}[/math]

.
Se, invece, un triangolo rettangolo presenta un angolo di

[math]30°[/math]

e un angolo di

[math]60°[/math]

, il cateto maggiore può essere calcolato come il prodotto tra il cateto minore e

[math]\sqrt{3}[/math]

oppure come il prodotto tra l'ipotenusa e

[math]\frac{\sqrt{3}}{2}[/math]

. L'ipotenusa, infine, può essere calcolata come il doppio del cateto minore o il prodotto tra il cateto maggiore e

[math]\frac{2}{\sqrt{3}}[/math]

.

Triangoli rettangoli: proprietà ed esempio di problema svolto articolo

Esercizio svolto e commentato sui triangoli rettangoli

L'ipotenusa

[math]BC[/math]

di un triangolo rettangolo

[math]ABC[/math]

è di

[math]30 cm[/math]

e il cateto

[math]AB[/math]

di

[math]18 cm[/math]

. Dal punto

[math]P[/math]

del cateto

[math]AC[/math]

tale che

[math]PC[/math]

sia il doppio di

[math]AP[/math]

, si conduce la parallela all'ipotenusa, che incontra in

[math]M[/math]

il cateto

[math]AB[/math]

, e la parallela al cateto

[math]AB[/math]

che incontra in

[math]N[/math]

l'ipotenusa. Determinare la lunghezza dei segmenti

[math]AP,AM,PC,CN[/math]

Svolgimento commentato

I dati forniti dalla traccia sono

[math]AB=18 cm[/math]

,

[math]BC=30 cm[/math]

,

[math]PC=2AP[/math]

.
Il triangolo in esame è un triangolo rettangolo in

[math]A[/math]

(vedi foto). Per questo motivo, è possibile applicare il teorema di Pitagora, secondo cui

[math]AC=\sqrt{30^2-18^2}=24 cm[/math]

.

Osservando i triangoli

[math]ABC[/math]

e

[math]AMP[/math]

è possibile notare che essi sono simili. In particolare, ciò è vero perché i tre angoli sono congruenti e i lati di un triangolo sono proporzionali a quelli dell'altro triangolo.
A questo punto possiamo quindi calcolare la lunghezza del segmento

[math]AP[/math]

. Considerando che

[math]PC=2AP[/math]

,

[math]AP=\frac{1}{3} AC[/math]

,

[math]PC=\frac{2}{3}AC[/math]

e quindi

[math]AP=8 cm[/math]

e

[math]PC=16 cm[/math]

.

Da ciò discende che i lati del triangolo

[math]AMP[/math]

sono

[math]\frac{1}{3}[/math]

dei lati del triangolo

[math]ABC[/math]

e che quindi i lati misurano

[math]AM=\frac{1}{3}AB=6 cm[/math]

.
Quindi, il triangolo

[math]PCN[/math]

ha i lati rispettivamente pari ai

[math]\frac{2}{3}[/math]

dei lati del triangolo

[math]ACB[/math]

quindi

[math]CN=\frac{2}{3}BC=\frac{2}{3}\cdot 30 cm= 20 cm[/math]

.

Per ulteriori approfondimenti sul triangolo rettangolo vedi anche qui

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