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In questo appunto studieremo le definizioni di retta, semiretta e segmento e scopriremo che le definizioni sono in realtà "incatenate". Risulta infatti abbastanza complesso definire determinati enti geometrici se prima non abbiamo definito i cosiddetti enti primitivi. Retta, semiretta e segmento: regole e definizioni articolo

Indice

  1. Enti primitivi: definizione di retta
  2. La semiretta
  3. II segmento
  4. Segmenti consecutivi
  5. Segmenti adiacenti

Enti primitivi: definizione di retta

Gli enti primitivi della geometria euclidea (così detta perché attribuita a Euclide) sono il punto, la retta e il piano. Potremmo quindi affermare che in realtà la retta non ha una definizione vera e propria ma tuttavia possiamo comunque definirla in maniera "informale".

Diremo allora che la retta è un insieme infinito di punti aventi tutti la stessa direzione. A partire dalla definizione di retta, possiamo definire alcune parti "più piccole" che ne derivano da essa: la semiretta e il segmento.

Per approfondimenti sugli Elementi di Euclide, vedi anche qua

La semiretta

Se su una retta

[math] r [/math]

fissiamo un punto

[math] O [/math]

; quest'ultimo divide la retta in due parti, ognuna delle quali è detta semiretta. Ciascuna delle semirette è infinita in un solo senso, ma limitata nell'altro. Ad esempio, se consideriamo la retta reale e fissiamo

[math] O [/math]

nel punto

[math] 0 [/math]

, allora avremo due semirette: la semiretta dei numeri negativi (infinita a sinistra, ma limitata a destra) e la semiretta dei numeri positivi (infinita a destra, ma limitata a sinistra).
Riassumendo, la semiretta è ciascuna delle due parti, infinite, in cui una retta è divisa da un suo punto,

[math] O [/math]

.
Il punto

[math] O [/math]

è l'origine di ciascuna delle due semirette.

Per approfondimenti sulla retta, vedi anche qua

II segmento

Se su una retta r fissiamo invece due punti distinti

[math] A [/math]

e

[math] B [/math]

, questi dividono la retta in tre parti, due infinite e una finita . Le parti infinite sono semirette, come abbiamo detto nel paragrafo precedente. La parte "centrale", ossia la parte limitata sia a sinistra che a destra, è detta segmento.
In generale il segmento è la parte di retta compresa tra due suoi punti.
I punti

[math] A [/math]

e

[math] B [/math]

si dicono estremi del segmento. Tutti gli altri punti del segmento si dicono punti interni.

Segmenti consecutivi

Dati due segmenti

[math] \overline{AB} [/math]

e

[math] \overline {BC} [/math]

diremo che tali segmenti consecutivi se hanno un estremo (in questo caso

[math] B [/math]
) in comune. Ad esempio, se consideriamo un triangolo

[math] ABC [/math]

e i suoi lati

[math] AB, BC, CA [/math]

, allora potremo dire che

[math] AB, BC [/math]

sono segmenti consecutivi, così come

[math] BC, CA [/math]

e

[math] CA, AB [/math]

. Le tre coppie hanno come estremo comune rispettivamente

[math] B, C, A [/math]

.

Retta, semiretta e segmento: regole e definizioni articolo

Segmenti adiacenti

Diremo che se due segmenti

[math] AB [/math]
e
[math] BC [/math]
sono consecutivi e appartengono alla stessa retta, allora si dicono adiacenti
.
Quindi i punti

[math] A, B, C [/math]

appartengono alla stessa retta. Inoltre l'angolo

[math] \widehat{ABC} [/math]

sarà pari ad un angolo piatto ossia di ampiezza pari a

[math] 180^{\circ} [/math]

. Il caso mostrato prima (del triangolo

[math]ABC[/math]

) non va bene per esemplificare il concetto di coppia di segmenti adiacenti, perché i segmenti sono consecutivi ma non esiste un triangolo con tre punti allineati, salvo un'eccezione: il triangolo degenere. Il triangolo degenere non è in realtà un triangolo vero e proprio, perché ha area nulla in quanto formato da tre punti allineati. Tuttavia è tale che il lato maggiore è uguale alla somma degli altri due. Infatti potremo affermare che se

[math] AB + BC = AC [/math]

non viene rispettata la disuguaglianza triangolare e quindi di conseguenza

[math] AB, BC [/math]

sono segmenti adiacenti.
In generale, potremo dire che: se due segmenti sono consecutivi, allora non è detto che siano anche adiacenti. Viceversa, se de segmenti sono adiacenti, allora saranno anche consecutivi. Equivalentemente, i segmenti adiacenti sono un sottoinsieme dei segmenti consecutivi, perché questi rispettano delle proprietà più specifiche, ma rispettano anche le proprietà che ci permettono di definire i segmenti consecutivi.

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