Tanpopo
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Concetti Chiave

  • Il conte zio cerca di convincere il padre provinciale dei cappuccini a trasferire fra Cristoforo, accusandolo di proteggere il ribelle Renzo Tramaglino.
  • Il conte zio considera fra Cristoforo una minaccia all'onore del suo casato per il suo sostegno a Renzo, che ha causato problemi a don Rodrigo.
  • Nonostante creda nell'innocenza di fra Cristoforo, il padre provinciale decide di trasferirlo a Rimini per proteggere il bene dell'ordine.
  • Don Rodrigo si rivolge all'Innominato, un uomo noto per la sua pericolosità e astuzia, per chiedere aiuto nei suoi piani.
  • L'Innominato è descritto come un tiranno straordinario, capace di compiere azioni efferate per perseguire i suoi obiettivi.

Indice

  1. Il Piano del Conte Zio
  2. La Decisione del Padre Provinciale
  3. L'Appello a L'Innominato

Il Piano del Conte Zio

Nel proprio palazzo milanese, il conte zio invita a pranzo il padre provinciale dei cappuccini per convincerlo a far allontanare fra Cristoforo, accusandolo di proteggere un ribelle, Lorenzo Tramaglino. Per organizzare questo incontro. Il conte zio riflette a lungo, per non trascurare nulla, trattandosi di un “rivale potente”, e’ bene risolvere la situazione in toni amichevoli.

La Decisione del Padre Provinciale

Il conte zio, dopo aver dato un’ancor più ricca versione dei fatti che hanno coinvolto Renzo, fa presente al padre provinciale che l’onore del casato e’ messo in pericolo dal comportamento disdicevole del frate, dato che sta dando protezione ad un uomo che ha dato dei fastidi al proprio nipote don Rodrigo.

Il padre provinciale, pur essendo convinto dell’innocenza del frate, si vede costretto a sacrificarlo, perché il bene dell’ordine e’ messo in pericolo, e rassicura il conte zio che provvederà ad allontanare fra Cristoforo da Pescarenico, destinandolo a Rimini.

L'Appello a L'Innominato

Nel frattempo don Rodrigo si reca al castello dell’Innominato, per chiedere il suo aiuto.

L’innominato, e’ un uomo potente e pericoloso, tanto che nessuno storico dell’epoca riporta suo nome, da qui l’esigenza di ricorrere a questo appellativo.

Tutti conoscono l’efferatezza dei suoi crimini; uomo di grande coraggio ed intelligenza, utilizza tutte le sue doti solo per raggiungere i suoi scopi malvagi; non e’ ritenuto un criminale comune, ma un “tiranno straordinario”.

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