Concetti Chiave
- Il paesaggio del racconto è ambientato vicino a Bellagio, sul lago di Como, descritto con una prospettiva dall'alto, creando un'immagine di serenità e bellezza naturale.
- Don Abbondio, il primo personaggio introdotto, è caratterizzato come una persona che evita i problemi e si muove abitudinariamente lungo le strade, mostrando prudenza e timore.
- La parte storica sui bravi sottolinea l'inefficacia delle leggi emanate dai governatori per contrastare la loro presenza e le attività criminali che continuano a prosperare.
- L'incontro tra Don Abbondio e i bravi rivela la minaccia di Don Rodrigo contro il matrimonio di Renzo e Lucia, lasciando Don Abbondio terrorizzato e impotente.
- Don Abbondio viene descritto come utilitarista ed egoista, non disposto a schierarsi contro i potenti e sempre incline a evitare conflitti, lamentandosi dei giovani innamorati.
Vicino a Bellagio, sul lago di Como, il racconto inizia descrivendo il paesaggio dall’alto, come se fosse una visione divina verso il Lago di Como. Poi il punto di vista si abbassa e sembra ci camminare nelle strade di una cittadina vicino a Lecco. Alzando lo sguardo si vedono pezzi di cielo.
Indice
Don Abbondio e i Bravi
Viene presentato Don Abbondio, che sta facendo la stessa strada di tutti i giorni, leggendo il breviario e guardandosi un poco attorno.
Con i piedi lancia i sassolini lontano, mostrando il suo carattere (evita i problemi). Alzando lo sguardo vede due figure (reticella verde sul capo che termina con una nappa. Sulla fronte un ciuffo e due lunghi baffi. Cintura con pistole e uno spadone)
Tutti i personaggi importanti verranno presentati con aggettivi ironici (es. illustrissimo) ed elencando le varie cariche e titoli (Governatore di Milano, Duca di Terranuova). Viene sottolineato il fatto che non si stiano impegnando veramente per risolvere il problema dei bravi.
Le Grida e i Governatori
Carlo d’Aragon pubblica (1583) un bando contro di bravi. Entro 6 giorni devono abbandonare la città. L’anno successivo non è cambiato niente quindi pubblica un’altra grida (legge). Ogni bravo può essere posto alla corda e alla tortura. Se non confessa nessun delitto viene mandato in galera solo per il nominativo di bravo.
Juan Fernandez de Velasco intima (1593) di lasciare la città. 1598 viene informato che il numero sta invece salendo, come stanno salendo omicidi e rapine. Stesso rimedio ma rincara la dose.
il Signor Don Pietro Enriquez de Acevedo emette (1600) una nuova grida. Ma non è stato bravo come quando ha sconfitto il Duca di Savoia, infatti il fenomeno dei bravi non diminuisce.
Don Giovanni de Mendozza emette la solita grida, così come Don Gomez Suarez de Figueroa e Gonzalo Fernandez (durante il cui governo si svolge questa vicenda).
Confronto con i Bravi
Don Abbondio capisce che stavano aspettando qualcuno, e quando si alzano vedendolo, capisce che l’aspettato era lui. Cerca subito una strada alternativa e se avesse fatto qualche torto verso un uomo importante.
Non potendo tornare indietro o scappare, decide di andare incontro al problema. I bravi gli dicono che non può sposare Renzo e Lucia, e lui cerca di giustificarsi (lui non ci guadagna niente, i due ragazzi devono coprire un loro sbaglio con il matrimonio, non dipende da lui). Bravo “buono” minaccia in modo implicito. L’altro è volgare. Pronunciano il nome di Don Rodrigo (lampo che illumina gli oggetti e accresce il terrore). Terrorizzato accetta “disposto”. Cerca di fermarli ma loro vanno via cantando.
Carattere di Don Abbondio
Don Abbondio non è un cuor di leone. Non erano tempi facili per uno come lui. La legge non protegge, le procedure sono fatte per liberare il giudice dal proferire una condanna. Le grida servono a sottolineare l’impotenza dei governatori. I giudici preferiscono non andare contro gli uomini potenti, e gli alleati, quindi vanno contro i poveri e deboli.
Non si schierava mai, e se era obbligato si schierava con il più forte, cercando di non andare completamente contro l’altra parte. Si lamenta di Renzo e Lucia, “perduto dietro a quella Lucia, innamorato come... Ragazzacci, che, per non saper che fare, s’innamorano”.
Dialogo con Perpetua
Una volta tornato a casa Perpetua si accorge subito che è successo qualcosa. All’inizio lui non vuole dirle niente. Alla fine racconta. Perpetua è la voce del buon senso, dà consigli giusti ma lui non li ascolta. Prende le difese dei due ragazzi, dalla parte dei popolani.
Domande da interrogazione
- Dove si svolge il racconto?
- Chi è il primo personaggio che viene presentato?
- Cosa fa Don Abbondio mentre cammina?
- Chi emette una grida contro i bravi nel 1583?
- Chi è Perpetua nel racconto?
Il racconto si svolge vicino a Bellagio, sul lago di Como.
Il primo personaggio presentato è Don Abbondio.
Don Abbondio legge il breviario e guarda attorno a sé.
Carlo d'Aragon emette una grida contro i bravi nel 1583.
Perpetua è un personaggio che prende le difese dei due ragazzi, dalla parte dei popolani.