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Analisi del capitolo 4 dei Promessi Sposi
Innanzitutto, è bene distinguere i frangenti del capitolo legati alla storia, e quindi a fatti realmente avvenuti, oppure a personaggi realmente esistiti o ancora ai riferimenti geografici, da quelli legati alla fantasia dell'autore (romanzo): i secondi, costituiti dalle vicende che coprono l'infanzia e il passato di fra Cristoforo, prevalgono anche in questo capitolo, dato che le uniche parti contraddistinte da elementi della realtà riguardano il paesaggio della descrizione iniziale, la povertà e la miseria in cui vivono i cittadini e l’ordine dei cappuccini.
I temi trattati sono 3: la carestia, il perdono e le classi sociali.
Quanto al primo, associato alla povertà, è testimoniato dai lavoratori sparsi per le strade e i mendicanti laceri, che testimoniano il profondo degrado da cui era afflitta la società di allora; invece, il perdono emerge nell’ultima parte del capitolo, in cui viene ottenuto da fra Cristoforo, e rispecchia uno dei valori fondamentali del cristianesimo, e il pezzo di pane, oltretutto, ne è la prova tangibile. Infine, il tema delle classi sociali è trattato con un'antitesi che vede contrapposta la povertà (lavoratori all’inizio del capitolo) e l’agiatezza (padre di Lodovico e la famiglia del signore ucciso).
Infine, quanto ai personaggi, i principali riguardano fra Cristoforo, la famiglia (il fratello in particolare) del signore ucciso e il padre di Lodovico, di cui questi ultimi due sono secondari rispetto al primo.
Lo stesso frate è presentato come coraggioso, diametralmente opposto a don Abbondio, saldo nei suoi ideali e volto a mettere al primo posto il bene altrui.
Non esita a chiedere perdono alle famiglie colpite da un lutto, anche un po’ per mettere le cose a posto con la sua coscienza; infine, per lui la vita è un vero e proprio percorso di formazione, dato che la spenderà totalmente al servizio del prossimo - senza indugio né lamento - affinché le sue colpe possano essere espiate. Rappresenta per ciò anche un simbolo di grande umanità e cristianità, in quanto è sempre attento agli errori commessi (che non prova ad ignorare, come nel caso di don Abbondio) e tenta di porvi rimedio nel migliore dei modi, senza tanto curarsi dello sforzo grazie al quale potrà riuscirvi (e che lo potrebbe scoraggiare).
Invece, in suo padre è evidente il rifiuto della propria persona, quando rinnegò di essere stato un mercante prima di raggiungere il lusso; tuttavia, si dimostrò comunque premuroso nei confronti del figlio dandogli un’educazione illustre.
Infine, la famiglia dell’ucciso inizialmente si presenta indifferente poiché non venne versata neppure una lacrima per la morte del signore, quando invece con l’arrivo e il perdono di fra Cristoforo si dimostra comprensiva nei suoi confronti e pronta a perdonarlo per quanto accaduto in passato.