Concetti Chiave
- Il capitolo conclusivo segue la storia di Renzo e Lucia fino al loro matrimonio e al successivo trasferimento nel Bergamasco, affrontando i pregiudizi locali.
- Don Abbondio, dopo la morte di don Rodrigo, si dimostra più disposto a fissare la data del matrimonio di Renzo e Lucia, mostrando un cambiamento nel suo atteggiamento.
- Il tema del lieto fine è centrale, con un messaggio morale che sottolinea come le avversità possano avere un ruolo positivo nella nostra crescita personale.
- L'autore utilizza uno stile sereno e brillante, arricchito da similitudini e metafore che danno vivacità alla narrazione.
- La struttura del capitolo combina narrazione e dialoghi, con un'importante riflessione morale che chiude il libro in modo sereno.
1) Fino al p. 31
Introduzione riguardante Lucia, Renzo, Agnese e la vedova.
2) Dal p. 32 al p. 56
Indice
Il Matrimonio Rimandato
Renzo si reca da don Abbondio per accordarsi sulla data del matrimonio, ma il curato si mantiene fedele al suo carattere e rimanda.
3) Dal p. 57 al p. 206
Dubbio e Decisione
Le donne decidono di tornare da don Abbondio, ma questo rimane dubbioso a causa della presenza di don Rodrigo e del mandato di cattura di Renzo.
Una volta venuto a conoscenza della morte di don Rodrigo, don Abbondio si dimostra più tranquillo e decide la data del matrimonio.
4) Dal p. 207 al p. 285
L'Intervento del Marchese
Fa visita a don Abbondio il marchese erede di don Rodrigo, deciso a far del bene alla famiglia di Renzo. Il curato ne approfitta per chiedere al marchese di acquistare i beni in vendita di Renzo e di annullare il mandato di cattura.
5) Dal p. 286 al p. 301
Il Matrimonio di Renzo e Lucia
Renzo e Lucia finalmente si sposano.
6) Dal p. 302 al p. 343
Trasferimento nel Bergamasco
Renzo e la famiglia si trasferiscono nel Bergamasco, dopo aver sistemato gli affari.
7) Dal p. 344 al p. 456
Nuova Vita e Morale Finale
Nel nuovo paese i guai non sono finiti, a causa dei pregiudizi della gente sull’aspetto di Lucia. Tuttavia, Renzo ha l’occasione di acquistare un filatoio alle porte di Bergamo, dove vivranno una vita tranquilla e allietata dalla presenza di molti figli, tra cui la prima, Maria.
Il capitolo è principalmente narrativo e dialogico, poiché è il capitolo conclusivo. Tuttavia ci sono alcuni tratti descrittivi come quello su Canterelli. Il dialogo più importante è quello tra don Abbondio e i vari personaggi. Fabula e intreccio non coincidono unicamente a causa degli interventi dell’autore. Importante è la “morale” alla fine del libro e la conclusione serena.
Dal capitolo ricaviamo nuove notizie sulla mercantessa: scopriamo che è una donna intraprendente, sicura, serena nonostante le avversità appena trascorse. Veniamo anche a conoscenza della morte di Perpetua e dell’Azzecca-Garbugli. Infine ritroviamo il carattere immutato di don Abbondio, il quale si dimostra ancora una volta un uomo timoroso e furbo fino alla rivelazione della morte di don Rodrigo, mentre notiamo un cambiamento nell’indole di Renzo (p.52): “- Son venuto via, che n’ero pieno, e per non risicar di perdere la pazienza, e di levargli il rispetto”.
Il tema più importante che ho trovato in questo capitolo è quello del lieto fine, collegato come successo molte volte nei capitoli precedenti al tema religioso. L’autore ha infatti scelto di terminare il racconto con un insegnamento morale: “Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma che la condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore”. In sostanza, i guai trovano spesso un modo per presentarsi a noi, tuttavia hanno un ruolo importante nella nostra vita, poiché da essi possiamo imparare e rendere migliore la nostra esistenza.
Lo stile che adotta l’autore per il capitolo conclusivo è sereno e brillante, con un ritmo piuttosto veloce. Sono molto importanti le figure retoriche quali similitudini e metafore che inserisce qua e là nel capitolo, per esempio ai paragrafi 20-25, 46, 115-118, 131, 156, 181, 339-343, 405-410. È da sottolineare il punto (p. 329) in cui riprende la tristezza dell’addio ai monti di Lucia: “Chi domandasse se non ci fu anche del dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne; ce ne fu sicuro: ché del dolore, ce n’è, sto per dire, un po’ per tutto”.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del capitolo conclusivo?
- Come si evolve il carattere di Renzo nel corso della storia?
- Qual è il ruolo del marchese erede di don Rodrigo nella storia?
- Quali sono le difficoltà affrontate da Renzo e Lucia nel nuovo paese?
- Qual è lo stile adottato dall'autore nel capitolo conclusivo?
Il tema principale del capitolo conclusivo è il lieto fine, collegato al tema religioso, con un insegnamento morale sull'importanza dei guai nella vita e la fiducia in Dio.
Renzo mostra un cambiamento nel suo carattere, diventando più paziente e rispettoso, come evidenziato dalla sua decisione di evitare conflitti per mantenere la calma.
Il marchese erede di don Rodrigo interviene per aiutare la famiglia di Renzo, acquistando i beni in vendita e annullando il mandato di cattura.
Nel nuovo paese, Renzo e Lucia affrontano pregiudizi a causa dell'aspetto di Lucia, ma riescono a costruire una vita tranquilla grazie all'acquisto di un filatoio.
L'autore adotta uno stile sereno e brillante, con un ritmo veloce e l'uso di figure retoriche come similitudini e metafore per arricchire la narrazione.